Stati Uniti
Il presidente Trump nomina Elon Musk e Vivek Ramaswamy per guidare un nuovo dipartimento per l’Efficienza del governo, con l’obiettivo di tagliare gli sprechi e ristrutturare le agenzie federali. Il loro lavoro dovrà concludersi entro il 2026, nel 250° anniversario della firma della Dichiarazione di Indipendenza. E il nuovo dipartimento si chiama come la società bitcoin preferita da Musk
dal nostro inviato a New York Luca Veronese
13 novembre 2024
2' di lettura
«Insieme, questi due meravigliosi americani lanceranno un nuovo progetto Manhattan». Donald Trump non si è trattenuto nel comunicare la nomina di Elon Musk, in collaborazione con Vivek Ramaswamy, alla guida del nuovo dipartimento per l’Efficienza del governo. Il presidente eletto è arrivato ad evocare il Manhattan Project, l’iniziativa segreta per sviluppare la bomba atomica nella Seconda Guerra Mondiale.
«Il grande Musk e il patriota Ramaswamy - ha spiegato Trump - spianeranno la strada alla mia amministrazione per smantellare la burocrazia governativa, tagliare le normative eccessive, tagliare le spese inutili e ristrutturare le agenzie federali, essenziali per il movimento Save America».
Bomba atomica sugli sprechi
L’effetto - nelle intenzioni del presidente eletto - sarà quello di una bomba atomica sugli sprechi che aiuterà la sua azione di governo: i due avranno la responsabilità di una struttura che non farà direttamente parte del governo, ma che agirà con pieni poteri in collaborazione con il dipartimento del Tesoro e con i responsabili del bilancio degli Stati Uniti. «Sarà un gruppo esterno - ha affermato Trump - che offrirà alla Casa Bianca consigli e indicazioni su come guidare riforme strutturali su larga scala e creare un approccio imprenditoriale al governo mai visto prima».
Trump ha spiegato inoltre che lavoro di Musk e Ramaswamy dovrà concludersi entro il 4 luglio 2026: «Un governo più piccolo e più efficiente sarà - ha detto - il regalo al nostro Paese nel 250° anniversario della firma della Dichiarazione di Indipendenza».
Le nomine premiano due fedelissimi sostenitori di Trump che vengono dall’industria privata, due imprenditori considerati «visionari e organici» dalla destra populista trumpiana.
Chi sono i due fedelissimi
Musk, di origini sudafricane, è il boss di Tesla e della società aerospaziale SpaceX, oltre che il proprietario della piattaforma di social media X. Ramaswamy, di origini indiane, è il fondatore di una gruppo di biotecnologie e farmaceutica: si è candidato per la nomination presidenziale repubblicana contro Trump, per poi ritirarsi e dare il suo appoggio al tycoon.
Musk, l’uomo più ricco del mondo, ha finanziato con 120 milioni di dollari la campagna repubblicana e ha esaltato le folle ballano e gridando sul palco al fianco di Trump fino all’ultimo comizio. Ha contratti per miliardi di dollari all’anno con il governo degli Stati uniti e questo inevitabilmente andrà a creare un conflitto di interessi con il suo nuovo incarico.
La nuova struttura: Doge
La nuova struttura si chiamerà Doge, acronimo di Department of Government Efficiency: lo stesso nome della cripotovaluta Dogecoin promossa da Musk, anche per lì’acquisto di automobili Tesla.
«Manderemo onde d’urto attraverso il sistema e contro chiunque sia coinvolto nello spreco del governo, che sono un sacco di persone!», ha commentato Musk che nelle scorse settimane aveva promesso di tagliare la spesa pubblica per 2mila miliardi di dollari.
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