Trump preferirà la tecnologia all’Ucraina: priorità a intelligenza artificiale e le Tesla di Musk

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Roberto Colella

Roberto Colella

Giornalista, esperto in Geopolitica e Scienze della Difesa e della Sicurezza

Mondo - 8 Novembre 2024

 priorità a intelligenza artificiale e le Tesla di Musk

Trump ha promesso di porre fine rapidamente alla guerra in Ucraina, anche se non ha spiegato esattamente come. Nel frattempo le forze russe stanno avanzando ad un ritmo più veloce e controllano circa un quinto del paese. Ciò include la Crimea, che Mosca ha annesso dall’Ucraina nel 2014, circa l’80% del Donbass, una zona di carbone e acciaio, e oltre il 70% delle regioni di Zaporizhia e Kherson. L’ex presidente russo Dmitry Medvedev ha dichiarato che la vittoria di Trump sarebbe stata probabilmente una cattiva notizia per l’Ucraina, che fa affidamento su Washington come suo principale sostenitore militare. Nessuno però al Cremlino ha dimenticato, come sottolineato dal suo portavoce Dmitri Peskov, che l’inasprimento delle sanzioni contro la Russia e l’armamento dell’Ucraina siano avvenuti con l’amministrazione Trump.

Pubblicata all’indomani delle elezioni, la dichiarazione ufficiale di una pagina rilasciata dal Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa mostra un’analisi abbastanza chiara: se la vittoria del candidato repubblicano rimane la migliore opzione di Vladimir Putin, è soprattutto grazie al suo essere un fattore di destabilizzazione dell’intera vita politica e sociale degli Stati Uniti. Secondo diversi analisti è altamente improbabile che Trump possa tagliare completamente gli aiuti all’Ucraina. In tal caso, Kiev affronterebbe una grave crisi, con conseguenze devastanti che potrebbero costringere le autorità ucraine ad accettare qualsiasi condizione dettata da Putin per garantire la pace. Una mossa del genere potrebbe innescare una nuova ondata di rifugiati ucraini nei Paesi europei.

Altrettanto improbabile è la prospettiva che Trump possa aumentare significativamente il sostegno militare e finanziario all’Ucraina.

Se rispetto a queste questioni ci sono ancora diversi dubbi da chiarire, in altri settori si riscontrano delle certezze rispetto alla nuova amministrazione Trump, la quale darà priorità alle iniziative di intelligenza artificiale negli Stati Uniti, a vantaggio di importanti aziende tecnologiche. Queste iniziative, in particolare all’interno di agenzie governative come il Dipartimento della Difesa, potrebbero anche fornire una spinta importante alle aziende focalizzate sull’intelligenza artificiale come Palantir.

Palantir Technologies ha chiuso il terzo trimestre del 2024 con risultati finanziari impressionanti e un progresso significativo nella sua offerta di modelli Ai, un aspetto che continua a consolidare la sua posizione come leader nel settore dell’intelligenza artificiale. Durante la recente earnings call, il management ha evidenziato una crescita dei ricavi del 30% anno su anno, segnalando una forte performance sia nel settore commerciale che in quello governativo. Palantir ha alzato le sue previsioni di fatturato oscillando tra 2,805 e 2,809 miliardi di dollari per il 2024, rispetto alla precedente previsione.

La vittoria di Trump sorride anche a Elon Musk e alla Tesla. Le azioni Tesla sono in rialzo del 12% a Wall Street verso un nuovo record. E’ molto probabile che Trump possa apporre tariffe più elevate alla Cina, scoraggiando i produttori cinesi di veicoli elettrici dall’entrare nel mercato statunitense e consolidando ulteriormente la posizione di Tesla. Il fast tracking autonomo sarà al centro dell’attenzione degli investitori in questo scenario, poiché alcuni degli obiettivi 2026/2027 per Tesla potrebbero essere accelerati per restare in linea con la tempistica cinese per l’autonoma attualmente in corso.

Musk ha contribuito con quasi 75 milioni di dollari il mese scorso ad America PAC, un super comitato di azione politica che ha fondato all’inizio di quest’anno per sostenere il candidato repubblicano. Musk è la persona più ricca del mondo con una fortuna stimata in 280,3 miliardi di dollari, dopo che la sua quota, pari a circa il 13% delle azioni Tesla in circolazione, è aumentata di 15 miliardi di dollari.

Trump ha promesso di nominare Elon a capo di una commissione per l’efficienza governativa. Del resto proprio Musk rappresenta al meglio la Silicon Valley, quella parte imprenditoriale tecnologica che l’ha fortemente sostenuto.

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