“Al Giffoni Film Festival danno erariale da 500mila euro”: l’accusa della Corte dei conti. La replica: “Certi di chiarire tutto”

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Giustizia & Impunità

 “Certi di chiarire tutto”

Il danno erariale corrisponderebbe a circa 470mila euro. Tra gli indagati dalla Procura della Corte dei conti della Campania ci sono l’Ente Autonomo Giffoni Experience e Claudio Gubitosi, creatore, organizzatore, direttore artistico e front man del Giffoni Film Festival, il più importante evento cinematografico per ragazzi nato nel 1971. Un Festival diventato nel tempo uno degli appuntamenti più prestigiosi del panorama cinematografico mondiale, capace di attrarre tra i suoi ospiti registi e star di livello internazionale. L’invito a dedurre è stato notificato anche al presidente del Giffoni Experience Pietro Rinaldi e ad altre due persone. Gli incolpati hanno 45 giorni di tempo per chiedere di essere sentiti, depositare memorie, e provare a convincere la magistratura contabile della correttezza del loro operato. Sentito da ilfattoquotidiano.it, Gubitosi, si dice “certo che chiariremo tutto”.

Le indagini del nucleo Pef della Finanza di Napoli, agli ordini del colonnello Paolo Consiglio, sono nate da una denuncia anonima del 2019 e sono durate più di quattro anni. Alla fine di questo lavoro il sostituto procuratore generale Mauro Senatore, sulla scorta dell’informativa redatta dalle Fiamme Gialle, ha contestato un indebito uso di finanziamenti pubblici di fonte comunitaria, e gestiti dalla Regione Campania, per l’esecuzione del servizio di movimentazione di ospiti e giurati nelle edizioni del festival dal 2016 al 2022. L’indebito uso si sarebbe concretizzato attraverso le certificazioni di regolare esecuzione dell’appalto del servizio di trasporto. Certificazioni secondo le indagini non sono conformi.

In questi anni infatti Giffoni Experience, l’ente che organizza il GFF, ha assegnato l’appalto sempre alla stessa ditta locale, la Mancino Service soc. coop. Che però non disponeva né di un parco mezzi né di un numero adeguato di dipendenti per gestire il servizio appaltato. Di qui il ricorso sistematico a subappalti che coinvolgevano altre ditte che avevano partecipato alla gara. Le indagini hanno rinvenuto una mail del 2022 che dava per scontata l’assegnazione dell’incarico alla ditta di Mancino prima ancora dell’espletamento ufficiale della gara. “Se si escludono improbabili doti di chiaroveggenza in capo al manager (l’autore della mail, non indagato, ndr), si può fondatamente ritenere che l’affidamento alla soc. Mancino era un dato acquisito già in partenza e notorio negli ambienti del GFF”, si legge nell’atto di incolpazione.

Per alcune annualità il servizio è risultato garantito con autovetture messe a disposizione gratuitamente dagli sponsor e non dalla ditta affidataria (che al più forniva gli autisti). Il danno segnalato deriva anche da spese sostenute dall’Ente per il servizio di accompagnamento attraverso pullman che non hanno svolto il servizio perché non erano nella disponibilità della società incaricata, ma intestati ad altri soggetti, oppure risultavano di tipologia non idonea. L’ufficio stampa di Giffoni Experience ha diffuso una nota per replicare alle contestazioni della Cdc: “Siamo certi di chiarire, insieme con i legali, la nostra posizione sciogliendo qualsiasi dubbio: siamo assolutamente fiduciosi e certi che gli atti che produrremo chiariranno la situazione e qualsiasi dubbio all’Autorità Giudiziaria Contabile“. Riguardo alle accuse “abbiamo già messo a disposizione personale, atti e documenti richiesti, rispondendo ai loro rilievi con ampia disponibilità“.

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