Alluvione Valencia, attivati obitori mobili e cani per cercare i morti: il piano per i soccorsi (con oltre 1000 soldati)

Obitori mobili, cani molecolari, psicologi militari e oltre mille soldati. Questo il piano messo in atto dal Ministero della Difesa spagnolo, che a poche ore dalla spaventosa alluvione che ha colpito la provincia di Valencia ha mobilitato uomini e mezzi per fronteggiare l'emergenza.

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Il piano

Secondo quanto riportato dal quotidiano spagnolo "El Pais", il ministero della Difesa spagnolo ha offerto obitori mobili per il timore che, una volta rimosso il fango che inonda molte località valenciane, si troveranno più corpi e aumenterà il numero dei morti che attualmente si stima sia di almeno 51 persone.

Un piano, questo, illustrato al Congresso dalla ministra Margarita Robles, che ha stimato in 1.034 il numero dei soldati mobilitati nella zona, di cui 250 stanno intervenendo in operazioni di soccorso e altri 250 sono posizionati in attesa di accedere alle zone ancora isolate.

I soccorsi

Secondo Robles, i soccorsi sono già iniziati con gli elicotteri Cougar del Battaglione di Emergenza dell'Esercito con sede a Bétera (Valencia) e sono stati offerti anche i mezzi disponibili dell'Aeronautica Militare. La difesa ha mobilitato psicologi militari, per prendersi cura delle famiglie delle vittime, e squadre cinologiche, con cani addestrati a localizzare i cadaveri. Mentre l'Unità Militare di Emergenza (UME) ha schierato più di mille soldati a Valencia e ha inviato una squadra nella città di Mira (Cuenca), il Comando delle Operazioni Speciali (MOU), con sede a Rabasa (Alicante) ha schierato soldati a Letur (Albacete). «Continueremo con tutto il necessario, per tutto il tempo necessario», ha sottolineato Robles, che ha spiegato di aver appena parlato con un primo caporale dell'aeronautica i cui genitori sono morti nell'alluvione. La direzione delle attività di salvataggio nella Comunità Valenciana resta nelle mani della Generalitat, secondo fonti governative, che hanno spiegato che, sebbene ieri sera si fosse pensato al Gabinetto di Crisi creato a La Moncloa di aumentare il livello di emergenza a 3, e che fosse il governo centrale ad assumere il comando delle operazioni, fu infine escluso.

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