Archivio fotografico Parisio all’asta, interviene il Comune di Napoli. Comitati in piazza

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12 Dicembre 2024 15:27

Il Comune di Napoli: “Pronti a intervenire, ma serve una proroga”. L’asta scatterà il 30 dicembre. I Comitati: “Non si può disperdere questo patrimonio visivo di Napoli”

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Il Comune di Napoli è pronto a intervenire per salvare l'Archivio fotografico Parisio dall'asta pubblica che scatterà il 30 dicembre prossimo. A quanto apprende Fanpage.it da fonti istituzionali, c'è interesse da parte del sindaco Gaetano Manfredi e del Comune di Napoli di provare a risolvere la situazione, ma è necessario uno slittamento dei tempi dell'asta, perché c'è poco tempo. Per questo motivo, si proverà a chiedere una proroga. L'archivio Parisio, come svelato da Fanpage.it, è finito all'asta giudiziaria. In vendita 14mila negativi delle foto storiche di Napoli dal 1920 al 1994. A pesare, secondo indiscrezioni, alcuni debiti pregressi e un canone per l'affitto dei locali nel colonnato di piazza del Plebiscito di circa 3mila euro al mese.

L'archivio fotografico all'asta, già raccolte 3mila firme per salvarlo

Comitati e associazioni civiche questa mattina, giovedì 12 dicembre 2024, si sono ritrovati sotto il colonnato della Basilica di San Francesco di Paola per protestare contro il rischio di disperdere questo patrimonio storico e culturale di Napoli. Molte foto sono testimonianze uniche della storia civile e sociale della città. In piazza, solo per citarne alcuni, la consigliera regionale Mari Muscarà, Antonio Pariante del Comitato Portosalvo, Salvatore Ronghi, presidente di “Sud Protagonista”, Bona Mustilli (associazione Progetto Napoli) e Tiziana Iorio ( Comitato Città Antica), il consigliere della II Municipalità, Pino De Stasio. I comitati negli scorsi giorni hanno lanciato una petizione online che ha già ottenuto oltre 3mila firme. In maniera simbolica al termine della manifestazione sono state strappate alcune cartoline antiche di Napoli di Parisio, davanti ai locali chiusi dell'archivio.

L'appello a salvare l'archivio è stato raccolto dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. Il dossier è ora nelle mani del capo di gabinetto Maria Grazie Falciatore, che ha la delega sul patrimonio Unesco e il coordinamento politico del Comitato Tecnico Scientifico  per il Piano di Gestione. L'auspicio dei comitati è che "l’avvocatura comunale possa bloccare la procedura d’asta con una sorta di proposta di acquisto del Comune".

I Comitati: "Il sindaco intervenga, va riqualificato il colonnato"

"Napoli corre il rischio di perdere la memoria – ha spiegato Salvatore Ronghi – Abbiamo parlato col sindaco e dopo la petizione popolare e l'intervento con le associazioni del centro storico, ci ha comunicato che stanno procedendo. Il 30 dicembre è vicino e l'archivio potrebbe andare all'asta. Noi abbiamo chiesto che fosse insediato un tavolo con Prefettura, Ministero della Cultura e Comune per acquisire questo patrimonio. Il sindaco ha detto che provvederanno già dalla settimana prossima. Questi porticati potrebbero essere un grande attrattore turistico e sociale per la città, oggi sono abbandonati".

Per Mari Muscarà,

"bisogna salvare il colonnato del Plebiscito, oggi in stato di abbandono, incuria e degrado. Il patrimonio Parisio va all'asta, quello che era la città di Napoli, raccontata in film fotografie di rara bellezza e di inestimabile valore, rischia di andare all'asta per debiti pregressi. È un archivio strettamente legato al luogo, non si può spostare. Oltre a salvare questo patrimonio è necessario che tutto il colonnato diventi il centro culturale dell città. Treves, Parisio, Calzanella, le eccellenze napoletane possono essere ospitate sotto il colonnato e diventare fonte di bellezza e accoglienza di un turismo che non sia solo le pizzetterie.

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