di F. Q. | 16 Novembre 2024
“A Calderoli bisogna fare una statua. Ha avuto ragione rispetto a decine di costituzionalisti che dicevano che questo testo era incostituzionale e invece la Consulta ha detto che è assolutamente costituzionale. Calderoli aveva ragione, la sinistra e tanti costituzionalisti di parte avevano torto. Bisognerebbe fargli una statua in ogni piazza di ogni Comune, soprattutto al Sud visto che l’autonomia servirà tanto al Mezzogiorno per togliersi amministratori come De Luca o Emiliano che in questi anni hanno fatto tanti danni”. Lo afferma ai microfoni di Radio Radicale Igor Iezzi, deputato della Lega e capogruppo in commissione Affari Costituzionali, a proposito della decisione della Consulta che ha bocciato alcuni capisaldi della riforma sull’autonomia differenziata.
Iezzi, noto alle cronache per la rissa in Aula col deputato pentastellato Leonardo Donno, grida alla vittoria e parla di “doppia sconfitta” della sinistra e del M5s, per il semplice fatto che la Consulta non ha bollato come incostituzionale la legge che, tuttavia, è stata scardinata in alcuni punti nevralgici: “Conte dice che la riforma è stata smantellata? No, è esattamente il contrario, lui e la sinistra per mesi hanno detto che la norma è incostituzionale e invece non lo è. La Consulta ha fatto solo qualche rilievo che a breve correggeremo con piccole modifiche che potranno portare a considerare inammissibile il referendum. Quindi, la sconfitta per la sinistra e il M5s rischia di essere addirittura doppia rispetto a quello che pensano loro”.
E attacca i governatori del Sud, in particolare Vincenzo De Luca e Michele Emiliano, tra i promotori del ricorso contro la riforma: “In realtà ci sono forze che vogliono mantenere lo status quo, quindi sappiamo che la battaglia è difficile. Il motivo vero per cui alcuni amministratori del Sud non vogliono accettare la sfida dell’autonomia non è perché l’autonomia crea disparità che ci sono già oggi, ma perché loro non sarebbero in grado di governare, mentre oggi possono sempre dare la colpa ad altro. Se invece avessero la responsabilità direttamente loro, dovrebbero solo fare una cosa: chiedere scusa e dimettersi”.