Bagarre del M5S in Parlamento in difesa del diritto all'aborto

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I parlamentari M5S hanno creato scompiglio prima alla Camera e poi al Senato indossando una maglietta con la scritta rosa: "My voice my choice"

Bagarre del M5S in Parlamento in difesa del diritto all'aborto

Viva protesta del M5S in difesa del diritto all'aborto. I parlamentari pentastellati hanno creato scompiglio prima alla Camera e poi al Senato indossando una maglietta con la scritta rosa: "My voice my choice", la campagna per sensibilizzare l'Ue per rendere l'aborto sicuro, accessibile e legale per tutte le sue cittadine europee.

I parlamentari grillini hanno accompagnato la protesta alla richiesta di informativa urgente al premier Giorgia Meloni per sapere cosa intenda fare il governo per tutelare questo diritto."Sono più di 20 milioni in Europa le donne che non hanno accesso a un aborto sicuro e legale", ha detto la deputata del M5S, Gilda Sportiello, preoccupata "per quanto accade in Europa ma anche nel nostro Paese". Anche la deputata sarda Francesca Ghirra di Alleanza Verdi e Sinistra ha indossato la maglietta “My voice, my choice” e si è unita alla richiesta un’informativa della presidente del Consiglio Giorgia Meloni sul diritto all’aborto, a cui si è associata anche la deputata dem Laura Boldrini. Il presidente della Camera di turno, Giorgio Mulè, ha immediatamente sospeso la seduta per alcuni minuti dato che in Aula non sono consentito questo tipo di manifestazione in Aula.

A Palazzo Madama, la senatrice Alessandra Maiorino, nel suo intervento, ha ricordato come in Polonia ci sia possibilità di aborto "solo per casi di incesto, stupro e pericolo di vita per la donna". La pentastellata ritiene, inoltre, che l'aborto sia sotto attacco dato che"in Abruzzo, Molise e Sicilia 9 medici su 10 sono obiettori" e visto che le organizzazioni pro-life "sono finanziate con soldi pubblici anche per molestare le donne anche all'interno degli stessi consultori". Maiorino, quindi, ha annunciato la volontà di raccogliere, insieme ad Alleanza Verdi e Sinistra, un milione di firme per 'My voice my choice' per evitare che "nessuna donna debba più morire o andare all'estero per esercitare un suo diritto all'autodeterminazione".

Al termine dell'intervento della Maiorino le senatrici pentastellate hanno mostrato una maglietta con la scritta 'My voice my choice' e sono state riprese da Licia Ronzulli che presiedeva l'Aula e ha invitato le parlamentari a non mostrare la maglietta.

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