Beve per sbaglio ammoniaca e corre in farmacia: 53enne salvata da due operatrici

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21 Novembre 2024 15:47

In una farmacia di Tavazzano (Lodi), una 53enne si è presentata nella mattinata del 20 novembre chiedendo aiuto alle operatrici. La donna aveva bevuto per sbaglio ammoniaca e non sapeva cosa fare.

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Una 53enne si è presentata nella mattinata di ieri, mercoledì 20 novembre, alla farmacia nel centro di Tavazzano con Villavesco (in provincia di Lodi) chiedendo aiuto alle operatrici. La donna, che possiede un negozio in quella zona, ha raccontato di aver bevuto per sbaglio l'ammoniaca e non sapeva cosa fare. Le farmaciste, a quel punto, hanno allertato subito i soccorsi e, nell'attesa dell'arrivo dell'ambulanza, hanno aiutato la 53enne a vomitare in modo tale da espellere almeno in parte la sostanza ingerita. La donna è stata, poi, trasportata al pronto soccorso dell'ospedale Maggiore di Lodi per vari accertamenti, ma le condizioni di salute sembravano ormai buone.

Erano all'incirca le 8:30 del 20 novembre quando la 53enne si è presentata alla farmacia Borsa di via Emilia a Tavazzano chiedendo aiuto alle operatrici. La donna, conosciuta in zona perché è titolare di un negozio, aveva raccontato di aver appena bevuto per sbaglio l'ammoniaca. "Ci ha chiesto cosa sarebbe stato meglio fare", hanno raccontato al quotidiano Il Cittadino le due farmaciste presenti in quel momento, ricordando di aver come prima cosa chiamato il 112. "Nell'attesa dell'ambulanza", hanno continuato le operatrici, "l'abbiano aiutata a vomitare, che è la prima cosa utile da fare".

Le farmaciste, infatti, hanno spiegato che hanno preferito non somministrare alcun farmaco alla 53enne in quanto non c'era certezza del tipo di sostanza che aveva ingerito e, quindi, non potevano sapere se così facendo avrebbero rischiato un qualche tipo di reazione avversa.

Pochi minuti dopo, sul posto sono arrivate l'ambulanza della Croce Bianca di Milano, sezione di Paullo, e l'automedica che hanno prestato soccorso alla 53enne. La donna era vigile e cosciente, le sue condizioni di salute in quel momento sembravano buone, ma i sanitari hanno deciso comunque di trasportarla in codice giallo al pronto soccorso all'ospedale Maggiore di Lodi per sottoporla ad alcuni accertamenti e trattamenti vari.

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