Maria Rosaria Boccia scrive all’amministratore delegato della Rai Giampaolo Rossi, per chiedergli di “ripristinare la verità dei fatti” sul caso Sangiuliano. L’imprenditrice di Pompei lamenta un racconto tutto in favore dell’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e della moglie, la giornalista Federica Corsini, dopo la messa in onda dell’ultima puntata di Report, che tra i documenti annoverava una conversazione registrata tra i due sulla relazione di Sangiuliano con Boccia. "Le scrivo con la massima determinazione - si legge nella missiva – poiché avverto l'urgenza di rappresentarle una situazione di estrema gravità che continua a ledere la mia persona, il mio operato e la storia della mia famiglia".
Nella lettera mandata a Rossi, l’aspirante consigliera del ministero della Cultura chiede alla Rai il diritto di replica e annuncia l’intenzione di rivolgersi anche ai direttori della maggiori testate italiane. A Rossi imputa un atteggiamento di parte, alla luce dei suoi “rapporti personali piuttosto stretti” con Sangiuliano. L’accusa è “proteggerlo e tutelarlo”.
Le lettera
Nella puntata di Report - sottolinea Boccia -, "è stato trasmesso un breve estratto audio intercorso tra l'allora ministro Gennaro Sangiuliano e sua moglie. A seguito della divulgazione di quei pochi secondi, la stampa italiana, nella sua dimensione più istituzionale - e non la popolazione, che anzi mi sostiene e mi incoraggia attraverso i social network e persino per strada - si è indignata esclusivamente per quella singola clip, ignorando colpevolmente il contesto più ampio e delicato in cui essa si inserisce".
L'imprenditrice trova "inaccettabile che l'attenzione venga distolta dal quadro generale della vicenda, fatto di menzogne, pressioni indebite e conflitti d'interesse, per concentrare l'indignazione su una conversazione privata che, seppur dolorosa, ha il merito di mostrare con chiarezza il ruolo effettivo della moglie del ministro nella mia storia. Questo accanirsi su un frammento invece di cogliere l'occasione per fare finalmente chiarezza, tradisce la volontà di minimizzare, deviare e confondere l'opinione pubblica, nascondendo così le responsabilità ministeriali e il reale quadro degli avvenimenti".
Boccia ritiene inaccettabile che "un ministro della Repubblica, nel pieno delle proprie funzioni, possa presentarsi al Tg1 e diffondere notizie false, poi smascherate proprio dalla puntata di Report. È altresì assurdo che il Tg1, a distanza di giorni, non abbia minimamente tentato di riportare la verità, smentendo le parole del ministro". A fronte di queste argomentazioni, Boccia chiede formalmente a Rossi "d'intervenire con una smentita ufficiale, garantendomi uno spazio televisivo adeguato e di pari risonanza rispetto a quello concesso al ministro".
"È noto - scrive ancora Boccia a Rossi - come tra voi ci siano rapporti personali piuttosto stretti, circostanza assolutamente legittima, e di conseguenza vi erano anche quando lo stesso ricopriva il ruolo presso il ministero, a tal punto che, quando era ministro della Cultura, frequentava la sua abitazione, circostanza che altresì apprendevo da messaggi che lui stesso mi inviava". Secondo l'imprenditrice, Rossi "invece di assumere quella necessaria posizione super partes che il suo ruolo imporrebbe, sembra stia proteggendo e tutelando una persona vicina".
Audio Sangiuliano-Corsini, inchiesta della procura di Torre Annunziata
È stata intanto aperta un'inchiesta dopo che la trasmissione di Rai 3, Report, ha mandato in onda l’audio privato tra Sangiuliano e la moglie Corsini. La Procura di Torre Annunziata, in provincia di Napoli, ha aperto un fascicolo d'inchiesta per i reati di captazione abusiva di una conversazione privata e rivelazione di atti coperti da segreto d'ufficio. L'inchiesta è scattata in seguito agli esposti presentati dall'avvocato Silverio Sica in rappresentanza dell'ex ministro della Cultura.
L'ipotesi è che l'audio della conversazione possa essere stato registrato da Maria Rosaria Boccia a Pompei e poi sia finito alla redazione di Report che, durante l'ultima puntata, ha trasmesso il dialogo privato tra Sangiuliano e la moglie.
In mattinata, poi, la procura di Roma ha acquisito la registrazione dell'ultima puntata di Report, per l'audio della telefonata tra Maria Rosaria Boccia e il consigliere diplomatico del ministero Clemente Contestabile – che al momento non risulta indagato – relativa all'organizzazione del G7 Cultura della scorsa estate. Nel colloquio tra l'imprenditrice e Contestabile si parla di una riunione organizzativa in vista dell'evento di Pompei. L'audio è stato presumibilmente acquisito dalla procura per verificare se Boccia abbia avuto accesso a documenti riservati.
Sangiuliano - a seguito di un esposto presentato dal deputato dei Verdi Angelo Bonelli - risulta indagato dalla procura di Roma per peculato, in relazione ai viaggi fatti insieme a Boccia, e per rivelazione di segreto d'ufficio, in relazione alla presunta diffusione di informazioni sensibili relative agli spostamenti dei ministri al G7.