Salvini: “Rivedere norme sugli scioperi, ma con sindacati. Anas, futuro diverso da Fs”

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ROMA – Il ministro Matteo Salvini, responsabile dei Trasporti, vuole “rivedere e ridiscutere le norme sugli scioperi”.

Al momento, però, il leader della Lega esclude una terapia d’urto. Le nuove regole vanno discusse “tutti insieme, anche con i sindacati. Sono in primis loro a rendersi conto che, se c'è uno sciopero al giorno, quelle sono giornate di lavoro in meno per i lavoratori”.

“Loro, scioperando, ci rimettono un giorno di stipendio e il resto dei cittadini italiani ci rimettono in giornate di salute”.

"Il diritto allo sciopero è sacrosanto, ma nega il diritto di vivere, di curarsi e di lavorare”.

Le precettazioni

Ancora Salvini: “Non penso sia utile andare avanti di scontro in scontro, di precettazione in precettazione”.

"Se però qualcuno vuole bloccare l'Italia nel penultimo weekend di Natale, ritengo mio dovere intervenire per garantire il diritto alla mobilità della stragrande maggioranza della popolazione di questo Paese”.

Le parole del ministro non piacciono al sindacato Usb: "L'attacco al diritto di sciopero di Salvini non si limita a ridurre lo sciopero generale indetto da Usb per il 13 dicembre".

In senso contrario

"Ora propone di rivedere la legge sul diritto di sciopero, una legge che dimostra di non conoscere. L'attacco non può essere sottovalutato. Va fermato".

"Certo che bisognerebbe mettere mano alla legge 146 del 1990, ma in una direzione esattamente contraria a quella che dice Salvini", prosegue l'Usb.

"La verità è che i servizi sono considerati essenziali solo quando servono a limitare gli scioperi e poi vengono maltrattati in tutti i modi quando si tratta di decidere di finanziarli per continuare a garantirne il carattere universale".

Donnarumma (FS) omaggia Salvini di un modellino di treno Donnarumma (FS) omaggia Salvini di un modellino di treno 

Strade e binario

A proposito di Anas, il ministro Salvini non smentisce affatto le voci che immaginano un percorso autonomo della società delle strade dalla casa madre, il Gruppo FS.
Fs e Anas – spiega Salvini – hanno '”mission e futuri diversi''. Per valorizzare entrambe le strutture è necessario ''un percorso che stiamo accompagnando, per dare dignità e autonomia".

Salvini dice la sua anche sul Piano Strategico di Fs, che delinea la rotta del gruppo ferroviario dal 2025 al 2029: "E' un piano assolutamente ambizioso, pragmatico e sfidante. Quello che ho sentito è assolutamente raggiungibile nei modi e nei tempi".

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