Castellammare maestra aggerdita, il vescovo: «Gesto grave farsi giustizia da soli»

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«Ogni forma di violenza è inammissibile e contraria alla dignità umana, senza eccezione». Monsignor Francesco Alfano, vescovo della Diocesi di Castellammare e Sorrento si rivolge alla comunità di Scanzano. Nel rione dove giovedì scorso una maestra di sostegno è stata aggredita da un gruppo di mamme, per presunte molestie nei confronti dei figli, la tensione è ancora alta. Gli ispettori del ministero dell’Istruzione sono rimasti fino al tardo pomeriggio di lunedì nelle aule aperte ma ancora poco popolate del plesso “Salvati”.

«Invito tutti a un atteggiamento di prudenza e di responsabilità in particolare i genitori coinvolti. È necessario - scrive Alfano - attendere con fiducia che le autorità competenti facciano chiarezza sui fatti, evitando giudizi affrettati o reazioni impulsive che potrebbero essere d’ostacolo al corso delle indagini. Nessuno si faccia giustizia da solo».

Le sferzate

Il monito dell’alto prelato arriva dopo l’omelia del parroco di Scanzano che aveva invitato alla prudenza, condannando la soluzione adottata dai genitori dei bambini coinvolti. «Desidero anche informarvi che sono in contatto diretto con il vostro parroco per seguire da vicino la situazione e valutare insieme eventuali passi da compiere per accompagnare la comunità in questo momento difficile. Vi assicuro che continueremo a lavorare con impegno per promuovere serenità e dialogo. Sono consapevole di come quanto accaduto tocchi profondamente la vostra comunità - conclude don Franco - ma il mio è un appello a riflettere, a pregare e a custodire l’unità della nostra comunità, affinché nessuno si senta abbandonato o escluso».

Un gruppo di mamme degli alunni della succursale dell’istituto comprensivo “2Panzini” ieri mattina è stato ricevuto a Palazzo Farnese dal sindaco. Alla delegazione anche Luigi Vicinanza ha ribadito la condanna «mia e di tutta l'amministrazione - ha detto il primo cittadino - per quanto accaduto la scorsa settimana. Siamo fiduciosi che l'operato delle forze dell'ordine farà emergere la verità su questa brutta pagina. Tuttavia, come ho già dichiarato in altre occasioni, nessuno ha il diritto di farsi giustizia da sé. Solo attraverso il rispetto delle leggi e il dialogo costruttivo possiamo superare le difficoltà e costruire un futuro migliore per Castellammare».

Il faccia a faccia è servito anche ad annunciare la nascita di una nuova scuola a pochi passi dal plesso Salvati. «Un intervento già programmato - ha precisato il sindaco - che prevede la costruzione di un nuovo plesso scolastico in via Moscogiuri, per offrire agli studenti spazi moderni, sicuri e funzionali. Si tratta di un progetto da tre milioni, fondi Pnrr. L'obiettivo è rendere la nuova scuola operativa per l’anno scolastico 2026/2027».

L’inchiesta

Intanto, proseguono le indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Castellammare e coordinate dalla Procura di Torre Annunziata, sempre sul doppio binario, partendo dalla denuncia di alcune mamme che avevano sospettato di comportamenti a sfondo sessuale dell'insegnante di sostegno nei confronti di un alunno, che pochi giorni prima era stato sospeso perché sorpreso a fumare a scuola. Inoltre, è in corso anche l'identificazione dell'intero gruppo di familiari degli alunni che hanno letteralmente assaltato la scuola per aggredire in due momenti differenti la 37enne, picchiata prima all'interno dell'istituto, poi nel piazzale esterno quando stava tentando di andarsene.

Un pestaggio nel quale la donna ha riportato un forte trauma cranico per 30 giorni di prognosi, mentre suo padre è ancora ricoverato in ospedale con una frattura al braccio rimediata per difenderla. La loro testimonianza potrebbe essere decisiva per il riconoscimento di una donna che avrebbe guidato la spedizione punitiva nei confronti della docente e moglie di un detenuto al 41bis ritenuto ai vertici del clan D'Alessandro.

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