Sarah Boone è stata condannata all'ergastolo per aver lasciato soffocare il fidanzato dentro una valigia. Lo ha filmato mentre l'uomo le diceva di non riuscire a respirare, poi lo ha lasciato li ed è andata a dormire.
Cosa è successo
L'assurda storia si è conclusa con una condanna ad ergastolo per Sarah Boone, donna 47enne, che a sua detta aveva chiuso il fidanzato in una vailigia «per scherzo», lasciandolo però soffocare. La vicenda che ha dell'incredibile è avvenuta nel 2020 nella loro abitazione a Winter Park, in Florida.
Secondo la ricostruzione dei fatti Sarah e il suo fidanzato Jorge Torres Jr avevano appena passato una tranquilla serata nella loro abitazione a fare puzzle e dipingere in compagnia di qualche bevanda alcolica.
Poi la voglia di giocare assieme a nascondino e la bizzara idea dell'uomo di mettersi all'interno di una valigia.
La donna ha dichiarato agli investigatori che il fidanzato era entrato volontariamente nella valigia e che lei gli avrebbe anche suggerito di lasciare «due dita fuori» per potersi liberare da solo.
«È quello che provo quando mi tradisci»
Secondo le dichiarazioni di Sarah dopo che il fidanzato si era inserito nella valigia lei sarebbe andata al piano superiore a dormire. Ha dichiarato che al mattino si aspettava di trovare Jorge accanto a lei. Poi la terribile scoperta: l'uomo era morto soffocato all'interno della valigia.
Le prove però sono contro di lei. Tra queste due video trovati nel suo telefono. In questi si vede chiaramente una grande valigia blu dalla quale proviene la voce impaurita dell'uomo all'interno «Sarah, non riesco a respirare», dice più volte, agitandosi. La donna di risposta ride e lo prende in giro «Per tutto quello che mi hai fatto, vaf*anculo, stupido», si sente dire da Boone, mentre l'uomo continua a implorare. «Così soffoco», dice lui, mentre lei gli risponde: «È quello che provo quando mi tradisci». La drammatica conversazione va avanti per quasi due minuti, prima che il video si interrompa.
La condanna
L'imputata in precedenza ha rifiutato un patteggiamento di 15 anni continuando a dichiararsi innocente. Prima di questa ultima sentenza la Boone, salita sul banco dei testimoni, ha dichiarato di aver subito abusi e violenze da parte dell'allora compagno: «calci, pugni ed episodi di stupro». Durante il processo i suoi avvocati hanno sostenuto che l'assistita soffriva della “sindrome del coniuge maltrattato” e che aveva paura di Torres. Una tesi che, però, non ha convinto i giudici.
Il tragico epilogo
Nonostante la donna continui a sostenere che si è trattato solo di un gioco finito male, i giudici le hanno comunque dato l'ergastolo. Nei video che lei stessa a filmato si sente l'uomo chiedere aiuto, lei dopo averli registrati è andata tranquillamente a dormire, lasciando l'uomo morire soffrendo.
«Non ha ucciso solo mio figlio, ha ucciso un padre, un fratello, uno zio. A volte, quando guardo fuori dalla finestra, aspetto che lui venga e mi dica: mamma, ti amo» Queste le parole della madre della vittima, Blanca Torres, prima della sentenza « Boone ci ha causato una vita di dolore"» aggiunge la sorella dell'uomo. Ana Victoria, una delle figlie di Jorge, ha raccontato di aver avuto incubi per oltre un anno pensando alla morte del padre, una morte assurda e straziante.