Il conflitto tra la Russia e l'Ucraina continua a produrre effetti in tutto il mondo. Secondo quanto ha riportato il South China Morning Post, quasi duecento disertori nordcoreani residenti in Corea del Sud, molti con un passato militare, si sono offerti per unirsi al conflitto in Ucraina e condurre una campagna di guerra psicologica contro le truppe nordcoreane schierate in Russia.
Il gruppo è composto da ex soldati anche con dieci anni di esperienza militare ed è determinato a sfruttare la propria conoscenza della cultura militare nordcoreana per destabilizzare e, in certo modo, demoralizzare i soldati di Kim Jong-un. Non solo. Potrebbe anche svelare i segreti dei soldati di Kim Jong-un.
«Siamo veterani che comprendono meglio di chiunque altro la mentalità militare della Corea del Nord», ha raccontato Ahn Chan-il, disertore e capo del World Institute for North Korea Studies.
Ahn ha spiegato che lui e i suoi uomini sono disponibili a operare come specialisti in operazioni psicologiche, svolgendo attività come trasmissioni con altoparlanti, preparazione e distribuzione di volantini e servizi di interpretariato.
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Secondo la stampa cinese, la proposta riflette la rabbia condivisa dagli oltre 30 mila disertori nordcoreani che vivono oggi in Corea del Sud, allarmati «dall’aggressività e dal disprezzo per il diritto internazionale» dimostrati quotidianamente da Kim Jong-un nell’invio di truppe a sostegno della Russia.
Grazie alla loro profonda comprensione della cultura militare nordcoreana, i disertori ritengono di poter sfruttare debolezze e persino incoraggiare le truppe nordcoreane a «voltare le armi» contro il regime. «Come ex soldati nordcoreani, siamo pronti a recarci al fronte, condurre operazioni di guerra psicologica, salvare questi soldati e smantellare le politiche di mercenariato del Nord», spiegano.
Ahn, del resto, disertò nel 1979 dopo essere stato ispirato dai messaggi trasmessi dagli altoparlanti sudcoreani e dai volantini mentre prestava servizio in prima linea e ha chiarito che il suo gruppo potrebbe anche convincere i soldati nordcoreani catturati a disertare se cadessero in mani ucraine.
«La maggior parte dei soldati nordcoreani, comprese le forze speciali d’élite, soffre di carenze alimentari e malnutrizione. I soldati che si vedono nelle parate televisive sono un gruppo accuratamente selezionato: sono l’élite dell’intera popolazione», ha aggiunto.
Lee Min-bok, un altro esponente dell’iniziativa, ha rivolto un appello all’Ucraina, scrivendo una lettera aperta al presidente Volodymyr Zelensky tramite l’ambasciata ucraina a Seul. «I soldati nordcoreani sono lì essenzialmente come mercenari, ma noi andremmo come volontari con una missione di buona volontà. La nostra sola presenza in Ucraina potrebbe influire notevolmente sul morale delle truppe nordcoreane», ha aggiunto, esprimendo la speranza che il governo ucraino accolga l’offerta.
L’ambasciata ucraina non ha ancora risposto, mentre i ministeri degli Esteri e dell’Unificazione della Corea del Sud hanno preferito non commentare. L’iniziativa arriva in un momento di turbolenze politiche in Corea del Sud, in seguito alla divulgazione di messaggi Telegram tra un alto funzionario della sicurezza e un parlamentare conservatore, che lascerebbero intendere una possibile cooperazione con l’Ucraina mirata alle forze nordcoreane a sostegno della Russia.
Il presidente Yoon Suk-yeol ha recentemente accennato alla possibilità che la Corea del Sud riconsideri la sua storica posizione contraria alla fornitura di aiuti nelle zone di conflitto, nel caso di un coinvolgimento diretto della Corea del Nord nella guerra. Yoon ha dichiarato che la Corea del Sud «non resterà a guardare» se le truppe nordcoreane supporteranno la Russia, lasciando intuire che Seul possa valutare l'ipotesi di un invio di armi all’Ucraina se la collaborazione militare tra Pyongyang e Mosca dovesse intensificarsi.
Inoltre Wi Seong-gon, un analista militare, ha indicato che la Corea del Sud potrebbe essere sempre più vicina a fornire armi all’Ucraina, concentrandosi verosimilmente su sistemi difensivi come missili antiaerei, senza escludere forniture di armi offensive come munizioni d’artiglieria.
Va aggiunto che il capo della direzione dell’intelligence militare ucraina (HUR), Kyrylo Budanov, ha dichiarato all'Economist che circa 12 mila soldati nordcoreani, tra cui 500 ufficiali e tre generali, sono attualmente schierati in Russia. Secondo fonti del Kyiv Post all’interno dell’HUR, la Corea del Nord sta fornendo personale, armi e attrezzature alla Russia per compensare le significative perdite subite sul campo di battaglia.
In cambio, la Russia sta offrendo alla Corea del Nord supporto finanziario e tecnologia avanzata per aiutare lo sviluppo e l’espansione del suo programma nucleare. La linea telefonica diretta per ricevere appelli dai militari russi in Ucraina, progettata per aiutare i soldati che non vogliono partecipare all'invasione e gestita dall’HUR, ha esortato i nordcoreani inviati a combattere contro l’Ucraina a arrendersi e a non partecipare al conflitto.
Secondo Ucraina e Corea del Sud, Pyongyang avrebbe inviato truppe a supporto dell’invasione compiuta dalla Russia, legate al patto di mutua difesa firmato tra Russia e Corea del Nord siglato lo scorso giugno.