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Alla vigilia si era creata grande attesa per il possibile, storico sorpasso, negli ascolti e nei costumi del Paese. Non è andata così
La Nazionale batte Jannik Sinner 31 a 11. Come le percentuali di share raccolte in tv. La serata di giovedì, con i due grandi eventi sportivi in contemporanea sulle reti Rai, è stata l’occasione di un confronto unico: calcio contro tennis, lo sport italiano per eccellenza ma un po’ decaduto contro il nuovo che avanza. Tanto che alla vigilia si era creata grande attesa per il possibile, storico sorpasso, negli ascolti e nei costumi del Paese. Non è andata così.
Fosse una partita, si direbbe che non c’è stata storia. Belgio-Italia su Rai1 ha interessato 6,8 milioni di spettatori, pari al 30.9% di share. Praticamente il triplo del match delle Atp Finals tra Sinner e Medvedev, che su Rai2 ha superato quota 2,1 milioni, per il 9,6% (a cui va aggiunta la quota che ha seguito su Sky in pay, altre 600mila persone circa, cioè un 2% in più). Certo, vanno considerate alcune circostanze che hanno inciso sull’audience. Sicuramente il risultato nel pomeriggio di Fritz-De Minaur e la qualificazione automatica di Sinner alle semifinali ha tolto un po’ di pepe alla sfida, che a quel punto metteva in palio solo il primo posto nel girone (certo, non che la noiosissima Nations League con l’Italia di Spalletti già con un piede e mezzo al prossimo turno avesse tanto più appeal sportivo).
C’è poi una grossa fetta di pubblico che guarda un canale piuttosto che un altro per abitudine, o per il semplice fatto che si trovi prima sul telecomando (Rai1 parte sempre in vantaggio rispetto alla seconda rete). Nondimeno, il divario tra calcio e tennis rimane enorme. A questo proposito i dati televisivi dicono anche di più. È interessante notare, infatti, come paradossalmente i due eventi non si siano nemmeno fatti troppa concorrenza. Per la gioia della tv di Stato che ha monopolizzato la serata.
Alla fine, la nazionale si è attestata come sempre sopra il 30% (per la precisione al 31 di media), in linea con le precedenti sfide di Nations League contro Israele (34%), Belgio (33%) e Francia (31%). Sinner ha rosicchiato poco o nulla agli Azzurri. E infatti nemmeno quando il suo incontro è finito intorno alle 22, con ancora più di mezzora da giocare per gli azzurri, c’è stato un travaso clamoroso. Quasi che calcio e tennis avessero due pubblici diversi: il primo comunque nazionalpopolare, il secondo sempre più diffuso ma non ancora di massa.
E questo è confermato anche dai numeri simili già totalizzati da Sinner contro De Minaur (1,5 milioni di teste su Rai2, 2,2 compreso Sky), ascolti ottimi, ma per certi versi anche un po’ deludenti, considerando che si trattava di un evento in chiaro (contrapposto a un altro big match di calcio come Inter-Napoli, ma in pay sulla tanto odiata Dazn), e tutta l’attesa per l’esordio alle Atp Finals.
Ciò non toglie che qualcosa è cambiato. E anche se oggi il tennis viaggia su una dimensione differente rispetto al pallone, rappresenta la nuova frontiera dello sport in tv: i diritti del tennis sono una gallina dalle uova d’oro, perché costano ancora poco e in proporzione rendono tantissimo, a differenza del calcio su cui tanti colossi si sono schiantati (da ultimo Dazn con tutte le difficoltà che sappiamo). Infatti Sky ci si è fiondata, la Rai si gode le Atp Finals e SuperTennis della Federazione del presidente Binaghi non ha certo intenzione di rimanere fuori dalla partita.
L’effetto Sinner è innegabile e il tennis sarà sempre di più uno sport di massa, anche in tv. Magari a partire già da domenica, per la finale del torneo. L’anno scorso, per la sfida contro Djokovic, si toccarono i 6,7 milioni di spettatori. Il match di tennis più visto della storia in Italia: numeri questi sì da nazionale, che però oggi il tennis sembra in grado di raggiungere solo per il singolo evento, non una partita qualsiasi. Domenica tra l’altro scenderà in campo anche l’Italia di Spalletti: contro la Francia senza Mbappé, a qualificazione già in tasca, si sarebbe riproposta la questione del possibile sorpasso. Ma stavolta niente sfida in tv, gli orari saranno diversi: Sinner di pomeriggio, l’Italia di sera. Meglio così: in fondo, perché scegliere.