20 Novembre 2024 18:17
Il botta e risposta tra le due campionesse di fioretto ha monopolizzato in negativo la festa del Gruppo Sportivo della Polizia. “Se non ce la fai a vincere non te la puoi prendere con chi ti ha battuto”.
Elisa Di Francisca non aveva più il microfono quando Valentina Vezzali l'ha redarguita sul palco per la celebrazione dell'anniversario delle Fiamme Oro. Gliel'avessero passato, avrebbe replicato: "Altro che…", dice a distanza di un giorno dall'episodio. "Poi non ci siamo più incrociate", dietro le quinte e nel cono d'ombra non c'è stato alcun tentativo di chiarimento. E il proscenio del Gruppo Sportivo della Polizia s'è trasformato in singolar tenzone tra le due fiorettiste.
Imbarazzo e delusione hanno oscurato la cerimonia perché, alla fine, non s'è parlato d'altro: lo scontro dialettico (l'ennesimo) tra le due ex schermitrici. Perfino il campione di nuoto, Gregorio Paltrinieri, lo ha ricordato con una battuta, a testimonianza di come quell'imprevisto nel copione abbia monopolizzato l'evento.
La domanda che in molti si sono posti è stata essenzialmente una: erano quelli il luogo e il momento opportuni per tendere una mano dopo anni di battute al veleno? Secondo Di Francisca, sì. Perché non darsi (finalmente) la mano sotterrando l'ascia di guerra? Non c'era altro intento, ha ammesso nell'intervista al Corriere della Sera. Non voleva prendersi la scena, era sincera. Non voleva sconvolgere la scaletta della regia né attirare su di sé la luce dei riflettori. Non voleva sollevare (ancora) un vespaio. E invece tutto è andato nel peggiore dei modi con le migliori intenzioni.
"Credevo fosse il momento giusto per chiarire tutto tra di noi una volta e per tutte – ha ribadito l'ex fiorettista -. I responsabili del gruppo sportivo sono rimasti profondamente dispiaciuti… si è finito col parlare di una lite tra me e lei. Che poi non è stata una lite ma solo un mancato chiarimento".
Da cosa nascono tutte le incomprensioni? Di Francisca non ha dubbi e, per quanto si dica sempre pronta a mettere una pietra sopra a una rivalità aspra, resta della sua idea. La (sua) verità è che Vezzali "non ha mai accettato la sconfitta". E tiene a precisare: "Non ho alcun problema, è stata lei a iniziare", il riferimento è alle batoste rimediate da Vezzali a partire da Antalya 2009 negli anni a seguire.
"Da quando ha iniziato a perdere contro di me… è cominciato tutto da lì. Ma se non ce la fai a vincere non te la puoi prendere con chi ti ha battuto – ha aggiunto l'ex schermitrice marchigiana -. Funziona così: si vince o si perde. E quando è successo a me, è con me stessa che me la sono presa".