Pierina Paganelli, a chi appartengono i Dna femminili sul corpo: “Non c’è il profilo di Louis Dassilva”

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Dopo il ritrovamento di due Dna femminili sul corpo di Pierina Paganelli, parla a Fanpage.it l’avvocato che assiste Louis Dassilva: “L’esito dell’incidente probatorio è stato negativo”. Barzan, che assiste Manuela e Loris Bianchi: “Tracce miste, esigue e non comparabili, possibile appartengano ai soccorritori”.

Pierina Paganelli e Louis Dassilva

Pierina Paganelli e Louis Dassilva

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Continuano a ritmo serrato le indagini sulla morte di Pierina Paganelli, la 78enne uccisa a coltellate il 3 ottobre 2023 a Rimini. Il cadavere dell'anziana fu trovato la mattina successiva dalla nuora, Manuela Bianchi, nel garage del comprensorio di via del Ciclamino, dove la vittima viveva. Al momento non si conosce ancora il nome del killer. C'è solo un iscritto nel registro degli indagati: si tratta di Louis Dassilva, 34enne vicino di casa della vittima, il quale aveva una relazione extraconiugale proprio con Manuela Bianchi, e che si trova in carcere dallo scorso luglio.

Ieri c'è stato un nuovo colpo di scena nella vicenda: sarebbero stati individuati due Dna femminili sul corpo di Pierina Paganelli, precisamente sulla gonna ad altezza della vita e sul lato della maglietta vicino ad una coltellata. Ma si tratta di tracce esigue per fare delle comparazioni, anche se è una notizia importante per la difesa di Dassilva.

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"La notizia che ci interessa – ha commentato a Fanpage.it l'avvocato Riario Fabbri, che assiste l'indagato – è che non c'è il profilo di Louis Dassilva. Questa non è una cosa di poco conto anche perché l'incidente probatorio è una anticipazione della prova dibattimentale. Questo è valido adesso per la fase delle indagini ma anche per il futuro processo. È una prova piena, non è una attività investigativa".

Come ci ha spiegato il legale, "l'incidente probatorio era stato strutturato in una maniera precisa: qui era l'assunzione della prova della ricerca del Dna dell'indagato, cioè di Louis, primo passaggio per capire se era presente una sua traccia biologica sul corpo di Pierina e l'esito è stato negativo. Non c'è. È questa è la prova che si forma in questo indicente probatorio. Vi è poi un altro aspetto di tipo investigativo e che riguarda la ricerca di profili di terze persone per poi eventualmente metterle nella banca dati e capire. Sicuramente la scena sarà stata contaminata dai soccorritori, ed è possibile che il Dna ritrovato sia potenzialmente dei soccorritori o di terze persone, ma questo è un accertamento puramente investigativo".

Manuela Bianchi e Davide Barzan.

Manuela Bianchi e Davide Barzan.

Anche Davide Barzan, criminalista e consulente di parte dello studio Barzan che assiste Manuela e Loris Banchi, ha dichiarato a Fanpage.it rispetto ai due Dna femminili individuati che "è possibile che siano dei soccorritori o delle forze dell'ordine giunte sul posto dopo il ritrovamento del corpo di Pierina. Per altro si tratta di tracce miste, esigue e non comparabili. Adesso si deve aspettare la sequenziatura ai fini della campionatura, ma porterà ad un valore indeterminabile perché le tracce non sono comparabili. Ricordo che noi abbiamo lavorato su degli indumenti e su delle tracce piene di muffa, rovinate, quindi è probabile che siano andate perse altre tracce di Dna. Si presuppone che chi ha ucciso Pierina Paganelli abbia utilizzato dei guanti e dalla perizia della dottoressa Loredana Buscemi si evince che il killer è un uomo, alto un metro e ottanta. Semmai potremmo dire che queste due donne potrebbero aver aiutato l'assassino, ma è improbabile".

Il prossimo appuntamento è per martedì 26 novembre, quando si svolgerà la prima fase dell'incidente probatorio su quella che è stata finora considerata la prova regina che ha portato all'iscrizione nel registro degli indagati e poi all'arresto di Louis Dassilva, e cioè il video ripreso dalla telecamera di sorveglianza della farmacia San Martino di via del Ciclamino a Rimini, registrato alle 22.17 del 3 ottobre 2023, quindi la sera del delitto, e che inquadra una figura di spalle che secondo gli inquirenti potrebbe essere Dassilva ma che potrebbe anche essere Emanuele Neri, vicino di casa della vittima, che in varie interviste televisive ha ribadito di essersi riconosciuto "al mille per mille" nella figura inquadrata dalla telecamera alle 22.17.

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