Dati rubati, qual era lo scopo degli "spioni"? «Piano eversivo per ricattare le istituzioni». E i pm chiedono 13 arresti

3 settimane fa 21

Quando il socio Nunzio Calamucci sosteneva di avere in pugno l’Italia, non era una millanteria. «All’interno della propria compagine associativa e nell’ambito della rete relazionale, l’organizzazione dispone di risorse umane assolutamente in grado di mettere in atto operazioni di depistaggio e di delegittimazione», scrivono i pm nella richiesta di custodia cautelare per i sodali di Equalize, la ditta dei dossier. Come quelle poste in essere, «mediante esposti anonimi e costruzione di circostanze di fatto false, nei confronti degli organi inquirenti della Procura di Torino». Con il pericolo che i dati abusivamente esfiltrati «possano entrare nella disponibilità di altre organizzazioni criminali, di organismi esteri e diventare armi di ricatto, di pressione e di condizionamento utilizzabili anche nei confronti delle istituzioni italiane». Un intento di dominio del gruppo, secondo il pm Francesco De Tommasi, «che non è esagerato definire eversivo».

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DOCUMENTI AISI

È Calamucci, intercettato, a rivelare che la squadra ha rapporti con i servizi segreti, insistendo sulla necessità di mimetizzare la fonte dei dati poiché «allegare ai report estratti conto e pagine Sdi», l’insieme delle informazioni raccolte dalle forze di polizia, «prima o poi crea problemi». Sottolineando come Equalize, che per l’installazione di un trojan chiede 20 mila euro, veleggi ad alti livelli. «Noi abbiamo clienti top in Italia, contatti tra i servizi deviati e i servizi segreti seri ce li abbiamo. Di quelli lì ti puoi fidare un po’ meno, però li sentiamo, fanno chiacchiere». In effetti i supporti informatici di Calamucci, in base agli atti, contengono materiale significativo, benché datato. Il 19 maggio 2023 inserisce una pendrive nel computer, digita la propria password “Putin1424” e comincia a scaricare file: «Riunione materiale Aisi 13mag09», «Gli apparati militari e i servizi segreti», «Contatti con l’eversione nera», «L’affare Moro», «La loggia P2 e il mondo politico», «I rapporti con la pubblica amministrazione», «I rapporti con la magistratura». Esaminando il file system acquisito, annotano gli investigatori, «è stato possibile quantificare tecnicamente come la pendrive in esame contenesse 161.616 file, moltissimi contengono ricerche Sdi». A implementare l’illecita banca dati interna avrebbe fattivamente contribuito Vincenzo De Marzio, sottufficiale dei carabinieri, apportando notizie coperte da segreto d’ufficio e di Stato appartenenti all’Arma. Consegna a Calamucci una chiavetta contenente 52.811 file con informazioni estrapolate dalla banca dati del Sistema d’indagine del ministero dell’Interno, oltre a 108.805 file con «atti giudiziari, atti di polizia giudiziaria, di polizia amministrativa e varia documentazione anche classificata dall’Aisi», l’Agenzia sicurezza interna, «quindi coperta da segreto di Stato». Il pm dipinge Equalize «un sodalizio che gode di entrature di primissimo livello in ogni ganglio delle istituzioni, anche politiche, che vengono sfruttate non solo per agganciare clienti importanti e dotati di grande capacità economica, come ad esempio imprese di rilievo nazionale, ma anche quale “corazza” per tenere lontane dal gruppo eventuali iniziative investigative». Il gip Fabrizio Filice ha disposto quattro misure cautelari ai domiciliari e due interdittive, ieri la Dda di Milano ha depositato il ricorso al Tribunale del Riesame per chiedere tredici custodie cautelari in carcere per altrettanti indagati, tra cui i soci operativi Gallo e Calamucci, e gli arresti domiciliari per altri tre, compreso il presidente della Fondazione Fiera Milano Enrico Pazzali.

ROGATORIA IN GRAN BRETAGNA

Gallo e Calamucci sono tra gli indagati definiti dai pm soggetti «pericolosissimi» poiché, attraverso le attività di dossieraggio abusivo e la circolazione indiscriminata di notizie «sensibili, riservate e segrete», sono in grado di condizionare «cittadini e istituzioni». È a Gallo che il carabiniere Saverio Penna, intercettato nel novembre 2022, confida che stavano per scattare i mandati di cattura dell’operazione antimafia Hydra: «A marzo penso che riusciremo a farla, questa è grossa eh, Carmine. I due amici questa volta li castigano». L’ex super poliziotto viene definito negli atti «una persona tentacolare, pronto a scendere a patti con esponenti della criminalità milanese per un posto auto allo stadio di San Siro da utilizzare per ragioni di rappresentanza. E per raggiungere l’obiettivo si prefigge di contattare Vittorio Boiocchi», capo ultrà dell’Inter ucciso il 29 ottobre 2022. L’archivio di Gallo, soprattutto cartaceo, è stato sequestrato, il materiale era nel garage della segretaria di Equalize: «Chiarirà la sua posizione, nel frattempo ha piena fiducia nel percorso processuale che vedrà riconfermata la sua storia di onore e impegno verso le istituzioni», dichiara il suo avvocato Antonella Augimeri. Sequestrato inoltre un server della società in Lituania. È stato Calamucci, la mente informatica del gruppo, a svelare in un’intercettazione che la «piattaforma Beyond», fiore all’occhiello tecnologico utilizzato dalla banda come aggregatore di informazioni, «è collegata a due server centrali, uno situato a Londra e uno ubicato in Lituania». Gli ultimi approfondimenti di indagine hanno accertato che a Londra è stata costituita una società «clone» di quella milanese e che in Inghilterra agisce, secondo la Dda, un gruppo di «ragazzi coordinati» da tale «Monica», che si occuperebbe di «accessi diretti» allo Sdi. Per questo la Procura sta valutando l’ipotesi di una rogatoria verso le autorità inglesi.

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