Trumpista fedelissimo, Wright, oltre al lavoro della sua azienda sul fracking di petrolio e gas naturale, siede anche nel consiglio di amministrazione di una società di reattori nucleari modulari
Prosegue la formazione della nuova Camelot di Donald Trump: sarà Chris Wright, amministratore delegato di Liberty Energy, una società di servizi per i giacimenti petroliferi, a guidare il Dipartimento dell'Energia, fors eil più politico dei ministeri interni che la nuova amministrazione dovrà gestire. Trump ha detto che Wright ha lavorato per anni con Doug Burgum, il governatore del Nord Dakota scelto come Segretario degli Interni di Trump e capo di un nuovo consiglio nazionale per l'energia.
Il neoletto presidente degli Stati Uniti ha dichiarato che l'accoppiata vincente Wright-Burgum sarà funzionale a "guidare il predominio energetico degli Stati Uniti", in parte optando per politiche di deregulation green. Si prevede che Wright sosterrà il piano di Trump per massimizzare la produzione di petrolio e gas e cercare modi per aumentare la produzione di elettricità, la cui domanda sta aumentando per la prima volta in decenni. Sulle questioni climatiche Wright sembra essere perfettamente allineato con la nuova presidenza: è probabile che condivida anche l'opposizione di Trump alla cooperazione globale nella lotta al cambiamento climatico, avendo definito in passato "allarmisti" gli attivisti del cambiamento climatico, pragonando gli sforzi dei Democratici per combattere il riscaldamento globale al comunismo in stile sovietico. "Non c'è alcuna crisi climatica e non siamo nemmeno nel mezzo di una transizione energetica", ha affermato Wright in un video pubblicato sul suo profilo LinkedIn.
Il Dipartimento gestisce la diplomazia energetica degli Stati Uniti, amministra la Riserva strategica di petrolio (che Trump ha dichiarato di voler ricostituire) e gestisce programmi di sovvenzioni e prestiti per promuovere le tecnologie energetiche, come il Loan Programs Office. Inoltre, il segretario supervisiona anche il vecchio complesso di armi nucleari degli Stati Uniti, lo smaltimento dei rifiuti di energia nucleare e ben 17 laboratori di ricerca nazionali. Se confermata dal Senato, Wright sostituirà Jennifer Granholm, sostenitrice dei veicoli elettrici, delle fonti energetiche emergenti come l'energia geotermica e dell'energia eolica, solare e nucleare a zero emissioni di carbonio.
Wright, non possiede un background politico, ma ha scritto molto sulla necessità di una maggiore produzione di combustibili fossili per far uscire i cittadini americani dalla spirale della povertà. Wright fece scalpore nel 2019 quando bevve davanti alle telecamere il fluido di fratturazione idraulica per dimostrare che non era pericoloso per le persone e l'ambiente. "Chris è stato un tecnologo e imprenditore leader nel settore energetico. Ha lavorato nel nucleare, nel solare, nella geotermia e nel petrolio e gas. In modo più significativo, Chris è stato uno dei pionieri che hanno contribuito a lanciare la rivoluzione americana dello scisto che ha alimentato l'indipendenza energetica americana e trasformato i mercati energetici globali e la geopolitica", ha scritto Trump in una dichiarazione circa la nomina.
"Il mondo funziona con petrolio e gas, e ne abbiamo bisogno", aveva dichiarato Wright alla CNBC in un'intervista del 2023, affermando che le richieste di abbandonare i combustibili fossili in un decennio rappresentavano un "intervallo di tempo assurdo".
"Ostacolare il sistema energetico odierno prima di averne costruito uno nuovo, non c'è alcun vantaggio in questo", aveva dichiarato. "Non credo che vedremo cambiamenti significativi nel nostro sistema di idrocarburi nei prossimi tre decenni".