Vittorie striminzite per bianconeri e rossoneri rispettivamente contro Lazio e Udinese. Un po' poco per la Serie A. Così Spalletti finisce nei guai
Sabato di football mediocre. Dovunque. A Torino la Lazio si è ritrovata in dieci dopo minuti 24 per l’espulsione di Romagnoli, la Juventus ha dunque allestito una specie di accerchiamento continuo che ha portato alla vittoria finale ma soltanto su un autogol, perché il gioco di Motta procede tra sbadigli, trattasi forse della tattica prudente per addormentare l’avversario, tre punti sono vitamina per i bianconeri con troppe assenze pesanti. Baroni ha fatto il possibile anche se nella ripresa la Lazio è scomparsa dal campo.
A Milano idem come sopra per lo spettacolo da andamento lentissimo. Salvate il soldato Luciano Spalletti, a San Siro Milan-Udinese, in campo trentuno stranieri (compresi gli allenatori) e due eroici resistenti italiani, Terraciano e Lucca. Storie paradossali del nostro calcio, il Milan in debito per ottanta minuti, causa espulsione di Reijnders, ottiene il massimo con il minimo in una partita che ha ribadito la buffonata del fuorigioco simultaneo, repertorio della propaganda di chi comanda questo meraviglioso gioco ridotto malamente, centodue minuti il tempo finale fischiato dal memorabile Chiffi, totale: il Milan deLeaozzato, per una notte agguanta l’Inter.
Pareggi improbabili quelli del pomeriggio, il Bologna è riuscito nell’impresa di conquistare il sesto pareggio, record europeo che divide con il Trabzonspor ma i turchi hanno giocato una partita in più; la squadra di Italiano, in vantaggio di due gol, ha “salvato” il posto di lavoro di Gilardino, sull’orlo dell’esonero, concedendo il pari finale al Genoa.
In quella stessa area nebbiosa viaggiano Como e Parma, non conta lo strapotere finanziario dei rispettivi proprietari, i fratelli indonesiani Hartono e l’americano Krause, i risultati delle due squadre sono modesti, anche se la tribuna del Sinigaglia sembrava Hollywood con Hugh Grant e “Spider-Man” Andrew Garfield. Si attendono notizie chiare e certe da Napoli ad Empoli e Inter a Roma, è gente da primato, sarebbe strano per loro fermarsi.