Una rarissima infezione alla cornea che può portare alla cecità oggi è curabile grazie all'unico farmaco disponibile in commercio: ecco cos'è e come funziona Akantior
Adesso si può curare con un unico ma efficace farmaco: il raro problema che colpisce la cornea degli occhi chiamato cheratite da Acanthamoeba (Ak) può essere trattato con Akantior sia negli adulti ma anche negli adolescenti al di sopra dei 12 anni. Il via libera lo ha dato la l'Ema (Agenzia europea del farmaco) con il benestare della Commissione Europea consentendo l'immissione nel mercato di questo medicinale chiamato "orfano" perché viene utilizzato per trattare patologie rare e ingravidanti e non sono disponibili altri trattamenti efficaci.
Cos'è la cheratite Acanthamoeba
Questo nome parricolare indica la presenza di un'ameba che dapprima provoca un'infezione alla cornea ma che può risultare fatale anche per la vista a causa della sua evoluzione cronica e distruttiva anche in soggetti sani. Nella maggior parte dei casi tutto nasce a causa delle lenti a contatto se sono utilizzate quando si nuova o se non vengono utilizzate soluzioni sterili per la loro pulizia. L'organismo unicellulare prende di mira la cornea che è lo strato trasparente davanti agli occhi che ricopre pupilla e iride.
Come funziona il farmaco
Akantior può essere prescritto soltanto da un medico specialista che abbia esperienze nella diagnosi e trattamento della cheratite da Acanthamoeba. Si tratta di un collirio che dovrà essere utilizzato in maniera intensiva per 19 giorni e poi continuato per altro tempo: nella prima fase dovrà essere utilizzato 16 volte al giorno con una goccia nell'occhio interessato a intervalli di ogni ora (per i primi 5 giorni), poi gli intervalli diventano di due ore nei successivi sette giorni per poi andare calando con una goccia ogni tre ore per sei volte al giorno e un'altra settimana di trattamento.
Quali sono i risultati
"Dopo aver completato la fase intensiva, i pazienti iniziano la fase di continuazione in cui Akantior viene somministrato come una goccia nell'occhio interessato ogni 4 ore, 4 volte al giorno, fino alla guarigione del paziente (in base alla guarigione della cornea, all'assenza di infiammazione o infezione corneale) o per un massimo di 12 mesi", spiegano gli esperti. Il nuovo farmaco è risultato efficace nell'85% dei pazienti trattati con questa patologia. L'Agenzia europea dei medicinali lo ha autorizzato sia per l'efficacia ma anche per la mancanza di altri specifici medicinali per la cheratite da Acanthamoeba e per gli effetti collaterali che si sono dimostrati di lieve o moderata entità con i benefici ampiamente superiori ai rischi.
"Si apre una nuova era"
"Per la prima volta in Europa i pazienti affetti da hanno a disposizione una terapia approvata, segnando così una nuova era nel
trattamento di questa malattia che può portare alla cecità", ha dichiarato a Repubblica afferma Fabrizio Chines, presidente e amministratore delegato di Sifi, l'azienda che ha commercializzato il nuovo farmaco.