Molto popolare nel mondo del surf italiano, la 36enne di Venaria Reale si era da tempo trasferita in Portogallo. La sua morte ha destato sconcerto
Dolore e sconcerto per la morte di Giulia Manfrini, la surfista italiana morta in Indonesia dopo essere stata trafitta da un pesce spada. La donna, molto conisciuta sui social, si stava allenando con la sua tavola da surf nelle acque delle Isole Mentawai, quando si è imbattuta nel grosso animale, purtroppo conosciuto per la sua aggressività.
Ma chi era Giulia? Sul suo profilo Instagram sono tantissimi i messaggi d'addio e di cordoglio. Messaggi lasciati non solo dagli amici, ma anche da persone che hanno saputo di lei soltanto dopo che è stata riportata la tragica notizia della sua inaccettabile scomparsa. Giulia Manfrini era nata nel 1988 a Venaria Reale (Torino), dove la sua famiglia risiede ancora. La sua più grande passione era il mare, e il surf era diventato la sua vita.
Per potersi dedicare interamente a questo sport, che l'ha resa molto nota fra i surfisti italiani, la 36enne aveva deciso di trasferirsi in Portogallo, dove ormai viveva da tempo. Nelle acque di quella zona, infatti, aveva la possibilità di confrontarsi con le onde più alte d'Europa, e fare così molto allenamento che l'avrebbe preparata alle sfide. Giulia era riuscita a trasformare la sua passione in lavoro.
Prima del surf c'era stato lo sci, a cui era stata avviata a soli quattro anni. Poi lo snowboard, che l'aveva portata a vincere la Coppa Italia di snowboardcross Giovani femminile e il Campionato Regionale di slalom negli anni 2006/2007. I genitori, che avevano solo lei come figlia, non le hanno mai fatto mancare il loro supporto. Nel corso della sua carriera, Giulia ottiene anche il titolo di Campionessa italiana nella specialità Big Air di snowboard. In un secondo momento arriva il surf, un amore a cui ha dedicato il resto della sua vita.
Per poter viaggiare e cercare onde, la 36enne aveva aperto un'agenzia viaggi, la Awave Travel, che le ha permesso di portare avanti le due attività. A quanto pare un infortunio, causato da un impatto contro la barriera corallina, aveva influito sul suo rendimento. Giulia aveva riportato una lesione al tendine del quadricipite e per tale ragione aveva dovuto fermarsi. Nulla però le ha impedito di continuare a surfare per diletto. L'Indonesia, con le sue acque cristalline, le era parsa il luogo migliore in cui allenarsi.
Nessuno avrebbe mai immaginato che nelle acque delle Isole Mentawai avrebbe trovato la morte. "È tutto così assurdo", ha commentato qualcuno sui social.
Giulia Manfrini si era laureata in Giurisprudenza nel 2013 e solo dopo aver concluso gli studi si era trasferita in Portogallo."No rain, no flowers", era solita ripetere. Un motto positivo che l'ha accompagnata fino alla fine.