Archivi del Viminali bucati 52mila volte. Nell'hard disk di uno degli arrestati 800mila informazioni riservate. Dossier anche su La Russa e un figlio, anche la mail intestata a Mattarella nel mirino
Si allarga l'inchiesta sul dossieraggio in Italia, con le massime cariche dello Stato finite nel mirino degli hacker. La Dda di Milano, che ha guidato l'inchiesta, parla di "pericolo per la democrazia". Fino ad ora ci sono quattro persone arrestate e due sospense dal servizio, con un network di presunte spie guidato dall'ex super poliziotto Carmine Gallo. Secondo gli inquirenti sarebbe stato il braccio operativo di Enrico Pazzali, presidente di Fondazione Fiera e titolare di Equalize, la società di investigazione che svolgeva dossieraggio per i magistrati. Un quadro a dir poco inquietante in grado di "tenere in pugno" cittadini e istituzioni" e "condizionare" dinamiche "imprenditoriali e procedure pubbliche, anche giudiziarie".
Sarebbe emerso anche un report sul presidente del Senato Ignazio La Russa e su uno dei sui figli, Geronimo, commissionato da Pazzali nel maggio 2023 a quello che era considerato il migliore tra gli hacker di Equalize, Samuele Calamucci, nel cui hard disk sarebbero state trovate 800mila informazione riservate.
Equalize di preoccupava di nascondere il fatto che i dati raccolti fossero di provenienza illecita: "Il mio scopo - spiegava Calamucci ad un collega — è come cavolo mitigo la notizia... così esce un report sano e nutriente". E in alcune intercettazioni si sente Calamucci commentare l’uscita di una notizia su "Dagospia" con alcune foto su una presunta relazione tra una conduttrice tv e un imprenditore. Un mix tra favori ai potenti, attività informative e alcuni giornalisti che si sarebbero prestati al gioco.
Equalize sarebbe stata persino in grado di intervenire bloccando l’uscita sui giornali di notizie, prestando sempre la massima attenzione a due cose: i fini ricattatori o diffamatori (“possiamo sputtanare tutta l’Italia”) oltre che eventuali contropartite per ingraziarsi persone influenti ("che contano").