12 Dicembre 2024 12:03
L’obiettivo della missione Proba-3 è studiare il vento solare e capire come la corona raggiunge temperature elevate. Secondo l’Agenzia spaziale europea la missione sarà una rivoluzione per la fisica solare.
ESA | I satelliti Occulter Spacecraft e Coronagraph Spacecraft
"Immaginate di stare in piedi all'estremità di un campo da football e con un lancio centrare una moneta da un penny all'altra estremità, sarebbe più facile rispetto a quello che stanno facendo qui", ha spiegato Daniel Seaton, ricercatore di Proba-3 e fisico solare presso il Southwest Research Institute. Non è semplice creare "eclissi su richiesta", ma dopo decenni di test il team di Proba-3 potrebbe aver trovato una soluzione.
In India a inizio dicembre sono stati lanciati due satelliti in grado di oscurare temporaneamente il Sole. Attraverso una precisa formazione di volo creeranno infatti una finestra di sei ore per permettere agli scienziati di studiare l'atmosfera esterna del sole. Secondo l'Agenzia spaziale europea è una rivoluzione per la fisica solare.
"Sulla Terra, gli scienziati devono viaggiare per il mondo e trovare un posto per posizionarsi in modo tale da poter dare una breve occhiata alla corona del Sole, visto che le eclissi solari totali durano solo pochi minuti", ha spiegato l'Agenzia spaziale europea in un comunicato stampa. "Ora i satelliti Occulter Spacecraft e Coronagraph Spacecraft, permetteranno agli scienziati di creare eclissi solari su richiesta".
I satelliti in grado di oscurare il Sole
I satelliti sono stati lanciati nello spazio attaccati e si sono separati dal loro stadio superiore circa 18 minuti dopo il lancio. Si muoveranno lungo un'orbita ellittica per raggiungere una distanza massima dalla superficie terrestre pari a 60.500 chilometri. L'Occulter si allineerà al Sole e utilizzerà un disco per proiettare un'ombra sul Cornograph, che sarà a circa 152 chilometri di distanza. I due satelliti dovranno essere perfettamente allineati per impedire che la luce del Sole si infiltri rovinando l'osservazione. "Un giorno, questa tecnologia potrebbe essere estesa a coppie di satelliti più grandi per bloccare la luce delle stelle e permettere agli scienziati di andare a caccia di pianeti", ha spiegato Selton.
Cosa studieranno gli scienziati di Proba-3
L'obiettivo della missione Proba-3 è studiare il vento solare e capire come la corona raggiunge temperature elevate, "al momento è impossibile osservare questi elementi con le tecnologie di cui disponiamo", ha spiegato Selton. Finora gli scienziati hanno usato il coronografo, lo strumento risale a quasi cento anni fa ed è stato inventato dall'astronomo francese Bernard Lyot.
"La corona solare è un elemento importante del nostro sistema solare, più grande del Sole stesso, e fonte del meteo spaziale e del vento solare", ha spiegato Andrei Zhukov dell'Osservatorio reale del Belgio, ricercatore principale del coronografo ASPIICS (Association of Spacecraft for Polarimetry and Imaging Investigation of the Corona of the Sun) di Proba-3.
"Al momento possiamo riprendere il Sole nell'ultravioletto estremo per riprendere il disco solare e la corona bassa, mentre utilizziamo coronografi basati sulla Terra e nello spazio per monitorare la corona alta. Ciò lascia un divario di osservazione significativo, da circa 3 raggi solari fino a 1,1 raggi solari, che Proba-3 sarà in grado di colmare. Ciò renderà possibile, ad esempio, seguire l'evoluzione delle colossali esplosioni solari chiamate espulsioni di massa coronale mentre salgono dalla superficie solare e l'accelerazione verso l'esterno del vento solare".
Secondo Amir Caspi, astrofisico del Southwest Research Institute (esterno alla missione Proba-3) : "Per coloro che amano studiare il sole, ogni nuova missione è entusiasmante, ma in particolar modo questo tipo di nuova missione aprirà nuove strade, effettuando osservazioni che semplicemente non erano possibili prima di questa missione", ha spiegato al Washington Post.