Il clic in cabina elettorale e il blitz dei carabinieri: cosa è successo a Genova

3 settimane fa 27

Si è sentito chiaramente il suono dello scatto della fotografia: il presidente di seggio della sezione di Albaro (Genova) le ha impedito di depositare la scheda nell'urna

 cosa è successo a Genova

Nuovo caso alle elezioni regionali in corso in Liguria. Una donna si è presentata alla sezione, ha ritirato la scheda elettorale e ha espresso il proprio voto. Ma all'interno della cabina si è sentito in maniera chiara il suono classico di quando si scatta una fotografia; il particolare non è sfuggito agli scrutatori e a quel punto le è stata annullata la preferenza. Il presidente di seggio non poteva di certo ignorare quanto accaduto e perciò le ha impedito di depositare la scheda nell'urna. È quanto accaduto ad Albaro, quartiere residenziale del Comune di Genova; il seggio interessato sarebbe il 417 nella scuola di via Monte Zovetto.

Stando a quanto appreso e riferito dal sito Genovaquotidiana, ne è nata una vivace discussione e l'elettrice avrebbe gridato all'inibizione. In sostanza avrebbe denunciato di essere stata impossibilitata a esercitare il suo diritto di voto. Gli animi si sono accesi, tanto che è stato necessario l'intervento degli uomini in divisa per riportare la situazione alla calma.

Va ricordato che, proprio per assicurare la libertà e la segretezza dell'espressione del voto nelle consultazioni elettorali, è vietato introdurre all'interno delle cabine elettorali telefoni cellulari o altre apparecchiature in grado di fotografare o registrare immagini. Chi non rispetta il divieto rischia l'arresto da tre a sei mesi e un'ammenda da 300 a 1.000 euro. Nel caso in cui l'elettore venga colto mentre fotografa o registra immagini della sua preferenza, anche se il voto è stato già espresso la scheda deve essere annullata e il cittadino non potrà essere riammesso a votare.

A questo si aggiunge il "caso Sanremo" che ieri ha fatto discutere per la scomparsa del materiale elettorale: si parla delle copie in bianco dei verbali, delle tabelle di scrutinio, delle matite copiative e di un timbro di validazione. In sostanza cinque buste disperse, finite chissà dove. Sono state sottratte in maniera volontaria o il tutto è andato perso per errore? Comunque il Comune ha denunciato alla polizia municipale di aver smarrito il materiale ed è stato rifornito dell'occorrente disperso.

Le autorità competenti sono state messe al corrente di quanto accaduto per svolgere gli accertamenti del caso. Sono stati informati anche il ministero dell'Interno, la Regione Liguria e le forze dell'ordine.

Bisognerà vedere se nelle prossime ore la Procura di Imperia aprirà un'inchiesta. Fulvio Fellegara, assessore ai Servizi demografici di Sanremo, ha assicurato la "piena regolarità" del voto.

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