Troppi morti sulle strade di Napoli, 24 fino ad oggi; un numero impressionante di incidenti, 3.336 nei primi dieci mesi del 2024; centinaia di feriti, alcuni dei quali portano segni indelebili, come Morena che a sedici anni ha subìto l’amputazione di una gamba, incolpevole protagonista della follìa di un automobilista.
Il Mattino ha intrapreso una campagna per sollecitare reazioni rapide e concrete per abbassare il livello di pericolosità delle strade cittadine. I primi risultati sono arrivati con la diffusione sempre più capillare delle strisce pedonali rialzate che, laddove sono state installate, hanno contribuito in maniera determinante alla riduzione dei sinistri. Attualmente dal lungomare a Fuorigrotta, dal Corso Vittorio Emanuele al Corso Malta fino a via Petrarca, i dossi sono già tanti, ma arrivano decine di richieste per la creazione di strisce rialzate anche in altre strade, considerate ad altissimo rischio per via della velocità che raggiungono le automobili.
Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha istituito un appuntamento fisso dell’Osservatorio Provinciale sull’incidentalità stradale per condividere, costantemente, le problematiche da affrontare e studiare collettivamente le soluzioni da mettere in campo. Le iniziative crescono e vengono registrate con puntualità. L’ultima riunione della Segreteria tecnica dell’Osservatorio risale a tre giorni fa ed è stata focalizzata esclusivamente sulle problematiche della città di Napoli. Al tavolo convocato nel palazzo di Governo a piazza del Plebiscito, sono stati convocati rappresentanti del Comune di Napoli, dell’Automobile Club, delle Forze dell’ordine, dell’Istat e dell’Ansfisa (l’agenzia governativa nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali), oltre, naturalmente, a membri dell’Associazione Vittime della Strada.
Il Comune di Napoli ha presentato una lista di interventi realizzati nelle ultime settimane, che potranno avere un peso determinante per la sicurezza sulle strade della città. Innanzitutto è stato illustrato il completamento del sistema di videosorveglianza all’interno delle gallerie stradali di Napoli. Sia nella galleria Vittoria che nella “Quattro Giornate” che nella “Laziale”, al termine di interventi poco invasivi che hanno imposto solo qualche chiusura al traffico in orario notturno, sono state attivate le telecamere di sicurezza. Si tratta di un sistema nato principalmente per tenere sotto controllo i flussi automobilistici ma utilissimo anche a fornire immagini e dettagli su eventuali incidenti. In questo caso si tratta di un meccanismo di prevenzione dei comportamenti errati alla guida: sapendo di essere sotto l’occhio delle telecamere, automobilisti e motociclisti eviteranno (dovrebbero, almeno) di commettere imprudenze che possono trasformarsi in incidenti.
Lungo tutto il Corso Garibaldi, fino all’incrocio con via Marina, è stata interamente sostituita l’illuminazione pubblica. Si tratta di un intervento che si è reso necessario per via dei continui black out delle luci stradali che si verificavano, è stato appurato, per via del sovraccarico sulla rete. Attualmente tutti i punti di illuminazione sono stati verificati e ogni difficoltà tecnica è stata eliminata. Il Comune ha annunciato al tavolo in prefettura che analoghi interventi verranno effettuati, nel corso dei prossimi mesi, anche nelle vie adiacenti al Corso Garibaldi. Sul fronte della sicurezza stradale palazzo San Giacomo ha portato anche la risoluzione di un problema lungo la bretella Vomero-Pianura: il cedimento di un costone prossimo alla strada aveva creato difficoltà agli automobilisti, allo stato attuale tutto dovrebbe essere stato risolto e la strada (già da tempo) è tornata interamente percorribile senza pericoli.
Il prossimo step per l’accrescimento della sicurezza stradale sarà un drastico intervento lungo il Corso Umberto per il quale è stata chiesta, ormai da più di un anno, la rimozione del new jersey spartitraffico in cemento che in passato era stato causa di incidenti e investimenti di pedoni. Quell’intervento, inizialmente previsto per il giugno del 2024, è attualmente in fase di avvio, manca solo l’ultimo step, in capo ad Asìa, l’azienda di smaltimento dei rifiuti, che deve mandare il piano della nuova sistemazione dei cassonetti per la raccolta. Le forze dell’ordine hanno presentato al tavolo dell’Osservatorio i primi risultati dei controlli sull’uso di sostanze alcoliche e stupefacenti da parte dei conducenti di auto e moto. Sono stati utilizzati dispositivi mobili per la rilevazione degli stati di alterazione e i controlli verranno implementati nelle prossime settimane.