L’Ospedale Incurabili di Napoli ritrova il suo ruolo da protagonista grazie a una importante opera di ristrutturazione che nei prossimi anni lo rilancerà come polo attrattivo e culturale. Fondato agli inizi del XVI secolo da Maria Lorenza Longo, l’ospedale di Santa Maria del Popolo degli Incurabili è chiuso dal 2019 per una serie di crolli che hanno portato al suo sgombero immediato. I lavori di ristrutturazione sono già dotati di un fondo da cento milioni di euro interamente sostenuto dalla Regione Campania. La metà degli spazi disponibili, circa novemila metri quadri, sarà destinata ad ospitare percorsi e spazi espositivi, laboratori museali, biblioteche, sale studio e anche bookshop e un ristorante panoramico sul tetto.
L’ex convento delle “Convertite” sarà destinato ad accoglienza e attività didattiche, l’ampio atrio centrale ospiterà un’esposizione permanente di opere pittoriche e di sculture; la Cappella dei Bianchi sarà a disposizione per mostre d’arte temporanee. Gli spazi aperti come La corte monumentale, l’orto medico e il chiostro di Santa Maria delle Grazie saranno utilizzati per eventi all’aperto. La porzione ospedaliera della struttura sarà ridimensionata ma manterrà tre moduli da dodici posti letto ciascuno per la riabilitazione, 20 letti per lungodegenti dimessi da altre strutture, 20 posti destinati ad “ospedale di comunità”. Altri venti letti saranno affidati al centro semiresidenziale diurno Alzheimer e Demenze con attività di riabilitazione cognitiva. Resteranno gli ambulatori polispecialistici, ci sarà sempre spazio destinato a diagnostica per immagini e laboratori per i prelievi. Sarà allestito anche un “giardino terapeutico” a disposizione dei pazienti.