Chiara Petrolini, la confessione (involontaria): «Al secondo bambino il cuore non batteva più. Il primo? È nato morto. La buca l?ho fatta io con le mie mani»

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 «Al secondo bambino il cuore non batteva più. Il primo? È nato morto. La buca l’ho fatta io con le mie mani»Chiara Petrolini, la confessione (involontaria): «Al secondo bambino il cuore non batteva più. Il primo? È nato morto. La buca l’ho fatta io con le mie mani»

Giovedì 21 Novembre 2024, 09:25

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«Mi sono accorta che non gli batteva più il cuore». Chiara Petrolini sembrerebbe essersi accorta che il secondo dei due neonati che ha sepolto nel giardino della sua villetta di Travesetolo, Parma, era nato vivo. Le sue parole, riportate in esclusiva su Settimanale Giallo, in edicola giovedì 21 novembre, sono state scritte dai magistrati nella richiesta di carcerazione della ragazza 22enne: «Chiara ha confessato, involontariamente, di essersi resa conto della vitalità del bambino, tanto che ammetteva che non gli batteva più il cuore. Da questa frase si deduce che in un primo momento Chiara percepiva quel battito e l’anelito di esistere che significava». 

Il primo bambino nato morto

Il primo bambino, partorito a maggio 2023, invece sarebbe davvero nato morto: «Ho provato a scuoterlo per vedere se respirava ma era morto, allora mi è passato per la testa di metterlo in giardino.

La buca l’ho fatta io con le mie mani». Difficile stabilire però se la ragazza menta: del corpo del primo neonato sono rimaste solo le ossa. Del secondo, partorito ad agosto 2024 il medico legale non ha dubbi: «riuscì a respirare perché i minuscoli polmoni contenevano tracce di aria».

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