Il monito del ministro della Difesa Crosetto
«La battaglia di Bezos nella logistica credo sia la stessa che ha fatto Musk nello spazio, rimanere solo. Mi pare evidente che il prossimo passo di Bezos sarà il trasporto marittimo, nel tentativo di coprire l'intera catena logistica». Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto (nella foto), ospite al Forum internazionale di Conftrasporto. Il ministro ha parlato del ruolo dei due magnati nell'economia ma anche nei rapporti internazionali. «Musk può essere simpatico o antipatico ma se parliamo di satelliti in bassa quota per le comunicazioni, se parliamo di lanci di satelliti, fa il 95% dei lanci spaziali dei satelliti. Questi grandi americani stanno cercando di costruire pezzi di monopolio, lo stesso lo farà l'amministrazione Trump che ha come scopo quello di rafforzare al massimo nel mondo le aziende americane. La logica di Musk, per esempio, dovrà essere declinata in quanti più campi possibili in una competizione non con l'Europa, che è marginale, ma con la Cina». Secondo il ministro, la competizione geopolitica «crescerà nei prossimi anni e sarà anche tecnologica. Si farà strappando pezzi di ricchezza e di produzione e uno degli elementi di competizione nel nuovo mondo sarà l'acqua, che può raffreddare i data center. Dovremo prepararci e costruire alleanze strategiche per consentire di avere una base tecnologica seria». Il ministro ha quindi messo in evidenza quale dovrà essere il compito dell'Europa per cercare di restare competitiva nella sfida tra i due giganti, Stati Uniti e Cina. «La competizione sarà su due fronti, da una parte l'America e dall'altra la Cina. E dovrà cercare di essere un attore competitivo. Mentre noi, con l'Antitrust europeo, impediamo alle nostre aziende di unirsi per diventare più forti, in Usa e Cina ci sono aziende che crescono ogni anno del 20% e alla fine si comprano quelle europee. Sono convinto che questo sia il secolo del pragmatismo. L'ideologia non ci serve per affrontare i problemi, che cambiano ogni anno. Oggi serve velocità, libertà e pragmatismo, altrimenti si resta prigionieri del passato».
Crosetto, sul suo profilo social, ha poi condannato duramente il blitz pro-pal nella sede di Leonardo Aeronautica a Torino. «Sedicenti manifestanti pro Palestina sono entrati negli uffici di Leonardo Aeronautica distruggendo e imbrattando.
Negli uffici era in corso un'importante riunione anche con personale della Difesa. Queste persone vanno trattate per ciò che sono, pericolosi eversivi, e non vezzeggiati come è accaduto a Bologna. I delinquenti non hanno colore politico, sono delinquenti e basta».