Madonna di Trevignano, il genetista del caso Yara Gambirasio analizzerà il sangue sulle statue di Gisella

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Nell’inchiesta per truffa aggravata nei confronti di Gisella e Gianni Cardia sulla vicenda di Trevignano Romano il gip ha nominato come perito Emiliano Giardina, il genetista del caso Yara Gambirasio. Le operazioni peritali sono fissate per il prossimo 26 novembre.

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Sarà Emiliano Giardina, nominato dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Civitavecchia, che si occuperà della perizia sulle statuette della Madonna e sul quadro del Cristo di Gisella Cardia. Si tratta del genetista, che si è occupato in passato del caso Yara Gambirasio ed ha isolato il dna di Ignoto 1 sulle mutandine della tredicenne scomparsa il 26 novembre del 2010 da Brembate di Sopra nella Bergamasca e trovata morta in un campo il 26 febbraio del 2011 a Chignolo d'Isola. Un'intuizione che ha permesso agli inquirenti di arrivare all'arresto di Massimo Bossetti. Stavolta Giardina verrà coinvolto nella vicenda della Madonna di Trevignano Romano e della veggente, nell'ambito dell'inchiesta per truffa aggravata nei confronti dei coniugi Cardia in merito alle donazioni.

Il gip ha nominato un perito, che esaminerà statue e quadro

Ieri, martedì 19 novembre, è stata fissata la data delle operazioni peritali al prossimo 26 novembre, dopodiché il perito avrà novanta giorni di tempo per depositare l'elaborato. L'udienza per l'esame del perito è il 4 marzo del 2025 alle ore 12, durante la quale verrà ascoltato sui risultati delle operazioni e in quella sede gli avvocati della difesa dei coniugi Cardia potranno fare domande. "Siamo felici, perché il gip ha accolto tutti i nostri quesiti respinti invece dalla Procura, che aveva già giudicato inammissibile la nostra richiesta di incidente probatorio" commenta uno degli avvocati di Gisella Cardia, Solange Marchignoli.

Le richieste degli avvocati di Gisella Cardia

Tra i quesiti avanzati dagli avvocati di Gisella e Gianni Cardia c'è la verifica delle regole tecniche sulla catena di custodia dei reperti prelevati dalle statuette nel 2016, per capire come i campioni estrapolati otto anni fa senza mandato della Procura siano stati custoditi. Un'altra richiesta riguarda l'analisi interna delle statue e del quadro, per capire se ci siano dei meccanismi che possano indurre in qualche modo la lacrimazione. Verranno probabilmente sottoposti ad una radiografia, per verificare se all'interno ci siano anomalie.

Cosa si aspettano gli avvocati di Gisella dall'analisi delle statue

L'avvocato Marchignoli ha spiegato cosa si aspetta emerga dalle analisi sulle statue e sul quadro: "Sicuramente ci sarà il dna di Gisella, perché sono i suoi, li ha baciati e toccati. La presenza del dna di Gisella non vuol dire automaticamente che il sangue sia di Gisella, ma solo che sia avvenuto il contatto. Abbiamo inoltre chiesto che venga chiarita la natura della sostanza presente sulle statuette, per escludere definitivamente che si tratti di pittura, oppure di sangue animale.

La Procura ha ritenuto svolte secondo metodi non conformi le analisi sulle statue fatte nel 2016 e ne ha disposto il sequestro. "La mia assistita sta bene ed è molto serena – spiega l'avvocato Marchignoli – ritiene di non aver nulla da nascondere, se gli accertamenti vengono fatti in maniera corretta e secondo ciò che la norma impone. Il mio compito come legale difensore è epurare la figura di Gisella dai giudizi che le vengono rivolti, senza che abbiano di fatto un fondamento giuridico".

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