Manfredi chiama il premier: «Anci, sarò presidente di tutti»

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Inviato a Torino

Una serie di messaggi scambiati con Giorgia Meloni - che sta dall'altra parte del mondo, in Brasile sta partecipando al G20 - per dire alla Premier che lui è il sindaco del dialogo come ha dimostrato la fattiva collaborazione a Napoli con il Governo - su tanti temi da Bagnoli ai Fondi sviluppo e coesione, dalla metropolitana e alla sicurezza - e sarà il presidente dell'associazione dei Comuni italiani del dialogo. La ratifica della sua elezione ci sarà intorno all'ora di pranzo qui a Torino al Lingotto. Un minuto dopo si aprirà una stagione nella quale il conflitto sarà l'ultima opzione possibile perché prima serve affrontare i problemi e risolverli. Un po' sulla falsariga del suo predecessore e grande elettore Antonio Decaro che oggi siede al parlamento europeo nei banchi del Pd. Accentuando ancora di più il profilo istituzionale e dunque sminando il più possibile il terreno dello scontro.

Nel tardo pomeriggio di oggi a consacrare l'ascesa di Gaetano Manfredi al ruolo di sindaco dei sindaci ci sarà il Capo dello Stato Sergio Mattarella. L'ex rettore sta preparando il discorso che pronuncerà alla presenza del Presidente della Repubblica. Sminare ed evitare lo scontro non significa non confrontarsi sui temi più caldi, laddove centrosinistra e centrodestra non vanno per nulla d'accordo. Il punto di caduta sarà quello di far prevalere l'interesse dei cittadini. Il manifesto elettorale per l'Anci di Manfredi ha sempre avuto un titolo chiaro: «Più poteri ai comuni». Da declinare in un'epoca in cui la Consulta ha più che azzoppato l'Autonomia differenziata. Sarà più semplice con le forze di governo meno legate a un singolo territorio come Fdi - il partito della Premier - e Forza Italia che in tempi non sospetti hanno ribadito il sostegno a Manfredi. Tanto che in tarda serata il sindaco e Presidente Anci in pectore ha incontrato il centrodestra perché i primi cittadini di quell'area politica ambiscono ad avere ruoli di peso nell'Associazione. Fermo restando che il Pd in particolare e il centrosinistra in generale ha la maggioranza assoluta in Anci. Al voto andranno in 742 delegati, dalla Campania ne arriveranno 28 quali eletti e 5 quali membri di diritto. Esclusi i deluchiani che non mancano - il governatore della Campania ha ostacolato in tutti i modi possibili la corsa di Manfredi - il resto voterà compatto per il sindaco di Napoli. Nel centrodestra punta alla riconferma Roberto Pella sindaco azzurro di Valdengo con una delle sette vicepresidenze, così come - per restare in quell'area - in questo caso Fdi Pierluigi Biondi sindaco dell'Aquila. Poi ce la Lega con Stefano Locatelli e Alessandro Canelli, sindaco di Novara e presidente Ifel.

Video

Il discorso 

Sono giornate lunghe quelle del sindaco di Napoli con la Meloni: la premier è attesa nella giornata di chiusura della kermesse Anci di venerdì. Ma poiché si trova decine di migliaia di chilometri lontana a oggi l'ipotesi più accreditata è che venerdì possa intervenire tramite un collegamento video. Manfredi le ha scritto che se anche non può essere a Torino di persona si propone di incontrarla quanto prima. Manfredi ha sentito anche la segretaria del Pd Elly Schein con la quale il dialogo è fittissimo. E senza l'impegno dei dem il sindaco di Napoli oggi non sarebbe così vicino alla presidenza Anci. Il sindaco di Napoli - così prevede il cerimoniale - accoglierà comunque il Capo dello Stato Mattarella che prenderà posto in prima fila e ascolterà il discorso di Manfredi che verterà sui temi più cari ai sindaci. Il primo, la finanza locale, la fiscalità. La pressione sui Comuni è in forte aumento, ma i soldi non entrano nelle casse dei Municipi bensì in quelle dello Stato. In secondo luogo serve una riflessione generale sulla finanza locale che deve avere meno vincoli e la possibilità di spendere quel poco che incassa e che arriva dallo Stato. Naturalmente, poiché tagli sono previsti anche in questa legge di bilancio, si deve pensare a misure compensative. Infine - ma non ultimo - non deve esserci il blocco del turnover negli enti locali.

Gli organici mediamente sono anziani e c'è bisogno di un ricambio generazionale. E ancora: le politiche dei comuni devono essere volte a investire anche su una economia più green e meno impattante a livello ambientale. La sostanza che dallo Stato centrale devono arrivare più risorse e magari la possibilità di gestire i fondi Ue in via diretta. Lancerà messaggi Manfredi fin dal suo primo discorso da Presidente Anci puntando molto - giova sottolinearlo ancora - sul dialogo istituzionale con il Governo quale grimaldello per scardinare tutti i veti politici di qualsiasi colore politico se fossero strumentali e solo per bloccare l'iniziativa dei Municipi italiani. Oggi è il giorno di Manfredi, ma è l'apertura della stagione del dialogo del resto i sindaci come dimostrano le elezioni regionali in Umbria e Emilia Romagna sono sempre più soggetti politici in cui la gente crede.

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