Nomine Ue, trattativa serrata: "Si vota il 27, c'è tempo". Tajani: "Basta capricci di partito"

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Lo stallo causato dal veto dei socialisti europei, con in testa il Pd, a Raffaele Fitto come vicepresidente non sembra destinato a risolversi ma dal parlamento Ue c'è fiducia

 "Basta capricci di partito"

L'amministrazione von der Leyen bis è in crisi in conseguenza del veto posto dai socialisti europei guidati dal Partito democratico, che sta portando in Europa l'opposizione a Fratelli d'Italia. I sociaisti, che di fatto hanno perso le elezioni, non vogliono che von der Leyen, espressione del Ppe che ha vinto, riconosca la vicepresidenza a Raffaele Fitto in quanto esponente di una componente di destra parte dell'Ecr. Ma il presidente della Commissione europea intende riconoscere il peso politico ed economico dell'Italia nella Commissione. "Il Parlamento europeo voterà la prossima Commissione il 27 novembre. C'è ancora tempo. Questa Camera è pienamente impegnata a far entrare in carica la nuova Commissione. Questa è una nostra responsabilità e la prendiamo molto seriamente. Soprattutto se guardiamo a ciò che sta accadendo nel mondo", ha dichiarato il presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola.

I socialisti sono intenzionati a togliere la fiducia a von der Leyen se non asseconderà le loro richieste e hanno già annunciato il voto contrario per Fitto. "Credo che ora si debba lavorare nell'interesse dell'Europa. Non si può perdere tempo in capricci di questo o di quel partito.

Fitto ha le carte in regola per fare il Commissario e il vicepresidente esecutivo lo hanno riconosciuto tutti. Credo sia giusto andare avanti per averlo operativo il prima possibile", ha detto il vicepremier Antonio Tajani.

Articolo in aggiornamento

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