Occhio alle foto di casa vostra. Così i criminali le usano per spillarvi soldi

5 ore fa 1

Una ricerca dell'azienda di cybersecurity Barracuda, ha tracciato i confini del fenomeno di "sextortion" che ha numeri impressionanti ed in crescita. Ecco di cosa si tratta

Occhio alle foto di casa vostra. Così i criminali le usano per spillarvi soldi

Tra le migliaia di truffe che circola ogni giorno in rete, ce n'è una particormente insidiosa che si sta diffondendo in maniera importante. Si chiama "sextortion", (la parola è un neologismo inglese nato dalla crasi tra sex ed extortion, sesso ed estorsione), ed è una tipogia di truffa/ricatto particolarmente subdola e delicata, in cui i criminali tentano di estorcere denaro alle vittime minacciandole di diffondere quelli che sostengono essere contenuti (immagini o video) espliciti rubati dai loro computer, a meno che non vengano soddisfatte le richieste di pagamento.

Come funziona

La tecnica è abbastanza semplice: la vittima viene contattata via Facebook (o su altri social media) da una persona che crea un profilo falso con foto di donne o uomini avvenenti: sono esche sessuali. Dopo che tra l’adescatore e la vittima è nato un rapporto confidenziale, la conversazione si sposta su Skype (o su una qualsiasi altra applicazione di chat e messaggistica istantanea). La donna si spoglia e chiede al suo interlocutore di fare lo stesso, ovviamente davanti alla webcam, con lo scopo di ottenere una nutrita collezione di foto e video osé. A questo punto − raggiunto lo scopo − la scena cambia: la donna sparisce e al suo posto compare una richiesta di riscatto.

Chi sono le vittime

Vengono scelte in base alla loro situazione familiare e alla carica che ricoprono (per esempio un uomo sposato con figli o un professionista sono tra le vittime preferite). Questo persone offrono teoricamente ai criminal hacker una maggiore “garanzia” per il pagamento del riscatto senza denunciare l’accaduto per nascondere le foto e i video. La sextortion è in Italia un reato in crescita esponenziale, le cui vittime sono prevalentemente persone di sesso maschile (nel 2017 gli uomini sono stati il 92%) di ogni età ed estrazione sociale.

La ricerca di Barracuda

Barracuda, azienda specializzata in soluzioni di sicurezza informatica, ha realizzato su questa modalità una ricerca dove viene sottolineato come i truffatori utilizzano nomi, indirizzi e foto delle abitazioni o delle attività commerciali delle vittime per personalizzare gli attacchi a scopo estorsivo e ottenere denaro più facilmente. Grazie a questo i ricercatori di cybersecurity hanno anche scoperto che le somme richieste stanno aumentando da poche centinaia a migliaia di dollari in criptovalute e i criminali stanno rendendo ancora più semplice il pagamento tramite l'utilizzo di codici QR.

Le modalità "di attacco"

Ecco alcuni elementi di questi attacchi individuati da Barracuda:

• Utilizzo di dati e riferimenti personali. Le e-mail minatorie si rivolgono alle direttamente vittime, includendo nelle frasi di apertura il loro nome e cognome, il numero di telefono, l’indirizzo e la città, con l’obiettivo di rendere i tentativi di sextortion più minacciosi e convincenti.

• Invio di un'immagine della street view presa da Google Maps. Nelle e-mail analizzate, le immagini includono un edificio residenziale o commerciale, a seconda dell'indirizzo associato ai dati rubati della vittima.
• Richiesta di somme di denaro sempre più elevate, spesso anche di diverse migliaia di dollari. In alcuni casi, nelle e-mail vengono forniti codici QR, spesso posizionati proprio sotto l’indirizzo bitcoin, per rendere più facile e veloce il pagamento in criptovaluta.

Le parole dell'esperto

Kyle Blanker, manager software engineering di Barracuda, spiega come avvengono queste truffe: “Le mail di sextortion vengono solitamente inviate a migliaia di persone alla volta, come parte di campagne di spam più ampie, ma il loro impatto individuale può essere devastante in termini di perdita economica e di disagio personale -spiega Blanker - per evitare di essere intercettati dagli strumenti di

protezione e dai filtri di sicurezza e per aumentare le loro probabilità di successo, gli aggressori variano e personalizzano i loro messaggi per apparire più convincenti e spaventare le vittime fino a farle pagare”.

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