“Offensive e strumentali”. Gli agenti nel centro in Albania chiudono le polemiche

4 settimane fa 9

Le 11 unità dislocate in Albania escludono di aver avuto contatti con il sindacato e riferiscono di una situazione tranquilla per gli agenti della Penitenziaria

“Offensive e strumentali”. Gli agenti nel centro in Albania chiudono le polemiche

Non sono trascorse nemmeno 12 ore da quando è circolata la notizia di un diffuso malessere tra i contingenti di polizia dislocati nei centri in Albania nel centro di Gjader, riportata questa mattina dal quotidiano La Stampa. Ma sono gli stessi poliziotti in loco a smentire su tutta la linea le accuse mosse alle autoritài. Il personale, con una lettera sottoscritta da tutte le 11 unità che sono presenti a Gjader, definisce "offensive e strumentali", oltre che "non coerenti al vero" le accuse del sindacato di polizia riportato dai media. La missiva è stata resa nota dal ministero della Giustizia, che ne ha voluto dare conto per spegnere l'ennesima polemica sui centri in Albania.

Il personale, si legge nella lettera, "intende dissociarsi completamente da tali affermazioni, riservandosi in ultimo di intraprendere tutela legale ove dovessero verificarsi ulteriori e analoghi comunicati stampa" e, soprattutto, esclude fermamente sia di aver avuto "in alcun modo contatti diretti con il predetto segretario nazionale", sia di aver "fornito a questi informazioni afferenti all'organizzazione del lavoro presso questa struttura penitenziaria". La comunicazione è stata presentata al direttore della struttura albanese dal comandante della Polizia Penitenziaria, che in primo luogo ha voluto tranquillizzare sulla situazione morale e psicologica dei contingenti.

Uno dei temi di accusa erano gli alloggi ma il comandante ha spiegato che in ciascuna delle 14 camere ci sono due agenti e che gli spazi a loro destinati si trovano tutti al piano superiore rispetto agli uffici amministrativi. Per la scala di accesso esterna, oggetto della polemica, viene riferito che è stata richiesta la copertura dalle intemperie. Tutto ciò di cui gli agenti necessitano, ha proseguito il responsabile, è presente, compresa l'aria condizionata con pompa di calore, servizi igienici con doccia privata, tv smart da 65" nel locale comune, con tavolini, sedie e macchina per il caffè.

Nella dura missiva, si tiene a sottolineare che le dichiarazioni diffuse oggi abbiano avuto come risultato quello di "destabilizzare un ambiente lavorativo estremamente delicato, il cui disagio non può derivare certo dalla mancata fornitura di un comodino o dell'accesso esterno agli alloggi".

E, avendo le suddette dichiarazioni fornito"un quadro di insieme negativo a danno dell'immagine del Corpo, dell'Amministrazione e del governo italiano", il comandante si è impegnato a "procedere a ulteriori approfondimenti volti ad accertare la sussistenza di fatti anche in astratto di interesse dell'Autorità Giudiziaria".

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