È stato trovato dai vicini in una pozza di sangue nell’androne del suo appartamento, in via Gurgo nella periferia di Torre del Greco. Si tratta di O.A., un 34enne di nazionalità marocchina e con regolare permesso, ucciso a coltellate nella notte tra martedì e mercoledì a pochi passi da casa sua. Una scena orribile quella a cui hanno assistito i vicini, poiché l’androne è comune a due pertinenze abitative, nella mattinata di ieri. L’uomo era riverso per terra con numerose ferite da punta e da taglio. I residenti hanno immediatamente allertato i soccorsi, è giunta sul posto un’ambulanza del 118 ma era ormai troppo tardi. I sanitari non hanno potuto che constatarne il decesso.
Sul posto gli agenti del commissariato di polizia di Torre del Greco, con il primo dirigente Vincenzo Centoletti. La polizia ha fatto i primi rilievi acquisendo le immagini delle telecamere dì videosorveglianza e ascoltando alcuni vicini. Successivamente è arrivata la polizia scientifica, il pm del tribunale di Torre Annunziata e il medico legale. Il corpo della vittima è rimasto nell’appartamento, al vaglio degli inquirenti per lunghe ore. L’arma del delitto è stata trovata.
Il corpo è stato portato all’obitorio del Policlinico di Napoli, in attesa che venga disposta l’autopsia. Le indagini, condotte dalla polizia di Stato e coordinate dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Torre Annunziata, non escludono alcuna pista. Tra le principali ipotesi emerge quella di una lite tra connazionali o un regolamento di conti. Nella mattinata di ieri la polizia ha fermato un sospettato, pure immigrato, poi interrogato per diverse ore al commissariato di via Sedivola, a Torre del Greco.
Tuttavia, gli inquirenti hanno mantenuto il massimo riserbo per l’intera giornata al fine di non intralciare le indagini. La cosa certa è che della vittima non si conosce molto: pare sia bracciante agricolo con regolare permesso di soggiorno, ma non è chiaro con chi abitasse in quell’appartamento e da quanto tempo fosse in Italia. Gli stessi vicini hanno detto di non avere molte notizie della vittima.
«Non lo conosciamo - hanno riferito - non sapevamo nemmeno che in questa casa abitassero extracomunitari. Abbiamo appreso dai social di questo omicidio, addirittura pensavamo ci fossero più morti. Non abbiamo sentito niente stanotte».
Un mistero nelle villette monofamiliari di via Gurgo, una stradina di campagna tra le serre, al confine tra la Litoranea e il quartiere di Leopardi. Certo è che l’assassino si sarebbe accanito sulla vittima perché sono state trovate sul corpo della vittima numerose coltellate su organi vitali. Si parla di macchie di sangue anche nel vialetto che conduce all’abitazione. La lite potrebbe essere cominciata in strada per poi concludersi sulla porta di casa del 34enne.
Gli inquirenti esclusono che possa essersi trattato di questioni legate al caporalato e allo sfruttamento nelle campagne. Un dubbio sorto proprio perché è stato consumato in una zona a vocazione prettamente agricola. A novembre del 2023 un marocchino 44enne fu trovato morto in un rudere tra Boscoreale e Poggiomarino. Anche in quel caso si trattò di omicidio: l’uomo fu prima ammazzato e poi dato alle fiamme.