PanCricrì, quando il grillo canta anche a Natale

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Nella splendida cornice della Pasticceria Castino di Pinerolo, ecco sfornato il capolavoro che non sapevamo di desiderare: PanCricrì, il panettone a base di farina di grillo

PanCricrì, quando il grillo canta anche a Natale

Nella splendida cornice della Pasticceria Castino di Pinerolo, ecco sfornato il capolavoro che non sapevamo di desiderare: PanCricrì, il panettone a base di farina di grillo. No, non è una battuta. È l'ennesimo passo avanti verso il futuro distopico che Bruxelles ci aveva promesso. Un futuro in cui il tradizionale profumo di burro e uvetta lascia spazio a un vago aroma di... insetti saltellanti. Delizioso, no?
Davide Muro, "Mastro Panettone", sostiene che questa creazione rivoluzionaria coniuga salute, sostenibilità e gusto. Perfetti per quelle serate natalizie in cui vuoi abbinare il pandoro di tua zia con una tazza di latte d'avena senza glutine.

Bruxelles, la madre delle invenzioni

PanCricrì non è che l'ultimo parto della filosofia europea dell'"andrà tutto bene... se ti piace mangiare alternativo". Dopotutto, l’Ue ha già spianato la strada alle farine di insetti, approvandole con un entusiasmo che non si è mai visto per un normale agricoltore che produce cibo tradizionale. Se pensavi che il Natale fosse sinonimo di panettoni burrosi e profumi d’arancia, mi spiace: ora è sinonimo di un grillo che ti fissa mentre mordi il tuo dessert. E non finisce qui. Grazie alle meravigliose normative europee, oggi possiamo contare su una gamma di alimenti che nessuno sano di mente aveva mai chiesto. Dalle patatine di cavallette croccanti agli hamburger di larve, siamo in piena era gourmet. La prossima volta che ordini una pizza, aspettati che la mozzarella sia sostituita da una spalmata di "formaggio" a base di piselli gialli fermentati, perché non sia mai detto che si faccia torto ai vegani.

L’ipocrisia della sostenibilità

Ecco, ora ci mancano «il torrone alle termiti» con la sua croccante alternativa proteica e «le stelle di Natale alla soia», biscottini eco-friendly al 200%. Non fraintendetemi, la sostenibilità è una cosa seria.

Ma il problema è che, mentre ci fanno una sorta di lavaggio del cervello affinché rinunciamo alla carne per salvare il pianeta, gli stessi che ci propinano i grilli non sembrano troppo preoccupati per comportamenti poco “sostenibili” come i caloriferi settati su temperature tropicali . Sarà che tutti sono bravi a predicare, a partire da Greta Thunberg, poi il panettone "green" ce lo becchiamo noi.

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