Parigi, ristoratore si barrica nel locale e blocca dentro i suoi dipendenti

5 giorni fa 1

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Parigi, ristoratore si barrica nel locale e blocca dentro i suoi dipendenti

Ha chiuso l’ingresso del locale e tiene bloccati i suoi dipendenti. Il titolare di un ristorante a Issy-les-Moulineaux, nella banlieue di Parigi, “si è barricato” nel suo locale dove trattiene alcune persone che lavorano per lui, come riferiscono i soccorritori ai media francesi. Un importante dispositivo di forze dell’ordine ha circondato il ristorante, a poche decine di metri dal périphérique, il raccordo anulare parigino.

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Adn Kronos

  • 14:47 - Manovra: Serracchiani, 'grave arretramento nella lotta a mafie e corruzione'

    Roma, 16 nov. (Adnkronos) - "Con la Legge di Bilancio e i provvedimenti collegati, il Governo conferma una linea di totale disimpegno nel contrasto a mafie e corruzione, tagliando risorse e strumenti essenziali. Una manovra miope, incapace di rispondere alle sfide del presente e di investire sul futuro del Paese". Così la responsabile giustizia del Pd, capogruppo dem nella commissione Antimafia, Debora Serracchiani e i capigruppo di commissione giustizia di Senato, Camera e antimafia, Alfredo Bazoli, Federico Gianassi e Walter Verini.

    "Sono stati tagliati circa trenta dei quaranta milioni previsti per il contrasto alla dispersione scolastica attraverso il “decreto Caivano”, mettendo a rischio interventi fondamentali per i territori più fragili. Quasi azzerato il fondo a sostegno delle pubbliche amministrazioni che subiscono minacce o violenze in ragione dell’esercizio delle loro funzioni, colpendo chi ogni giorno opera in prima linea per la legalità. Ancora più grave è l’azzeramento del fondo per il sostegno ai Comuni commissariati per mafia, un segnale devastante che rischia di isolare e indebolire proprio le amministrazioni impegnate nel ripristino della legalità. Come se non bastasse, in un provvedimento collegato viene abrogato il “rating di legalità” promosso da Anac, uno strumento chiave per garantire trasparenza e correttezza negli appalti pubblici. Senza contare l’abolizione dell’abuso d’ufficio e l’intervento riduttivo sulle intercettazioni".

    "Questi tagli e queste ‘dimenticanze’ rappresentano un segnale pericoloso, che indebolisce il contrasto alla criminalità organizzata e mina la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Serve un cambio di rotta immediato: questa manovra non può essere la risposta di un Paese che voglia costruire un futuro più giusto e sicuro”.

  • 13:56 - Sci: Cdm, Shiffrin vince slalom di Levi davanti a Liensberger e Duerr

    Levi, 16 nov. (Adnkronos) - La statunitense Mikaela Shiffrin ha vinto lo slalom femminile di Levi dopo aver dominato la gara in mezzo alla nebbia e sotto una leggera nevicata. La campionessa americana dopo aver chiuso in testa la prima manche ha concluso la seconda con il tempo complessivo di 1.47.20 davanti all'austriaca Katharina Liensberger a +79 e alla tedesca Lena Duerr a +83. Per la Shiffrin è l'ottava vittoria a Levi in carriera, la 61 in slalom e la 98esima vittoria in coppa del mondo. Con quello di oggi sono 153 podi in coppa del mondo a -3 da Stanmark, con 83 vittorie complessive tra slalom e gigante. La prima azzurra è Martina Peterlini che chiude il 17esima posizione.

  • 10:56 - Sicilia: Lo sfogo di Auteri, 'io etichettato come il male assoluto, ho subito linciaggio mediatico'

    Palermo, 16 nov. (Adnkronos) - Dice di essere stato "etichettato" come "il male assoluto" e di avere subito un "linciaggio mediatico". Che la televisione "scandalistica offende la mia dignità" e di essere "un professionista serio". Il deputato regionale siciliano Carlo Auteri, finito al centro di una polemica sui finanziamenti dati dalla Regione a una associazione intestata all'anziana madre nel siracusano, passa al contrattacco. E sui social si sfoga: "Buongiorno a tutti – se così si può dire. Sono stato ingiustamente etichettato come il male assoluto della politica siciliana. Ogni azione e progetto in Sicilia viene deliberatamente collegato a me, con i finanziamenti pubblici trasformati in un mio presunto piano nefasto. La televisione scandalistica offende la mia dignità e quella di un politico perbene, omettendo di spiegare i periodi corretti di riferimento”. Le cifre mostrate, parte di un’azione calunniosa, appartengono al **2019** e sono legate a tanti professionisti , amici miei, e con “ORGOGLIO”senza alcuna relazione diretta con me. Nessuno considera “”, le attività svolte dal **2019**, o riconosce le normative del FURS (Fondo Unico dello Spettacolo), che non offre scelte politiche personali, con fondi distribuiti nel **2021**, **2022**, **2023**", scrive Auteri che oggi ha lasciato Fdi per passare al Gruppo Misto all'Ars.

    “È fondamentale chiarire che i miei interventi sono limitati a due associazioni che hanno operato per 20 anni in Italia, gestendo strutture da Marsala a Messina. Tuttavia, vengono ingiustamente associati a me, dipinto come IL MALE della politica siciliana, e devo “ringraziare” un amico un tempo fraterno per il linciaggio mediatico. L’ordine è: attribuire tutto a me e distruggermi moralmente con accuse infondate", dice.

    "Per chiarezza, voi critici siete in errore. Tra il **2019** e il **2022**, non avevo alcuna influenza politica, e le accuse sono infondate. Il mio errore è stato fare troppo per il territorio, portando finanziamenti al territorio siracusano che ora si presentano come “spazzatura” - prosegue Auteri -L’unica preoccupazione è diffamarmi, non vedere il vero impatto sul lavoro di centinaia di persone coinvolte. Conta il linciaggio mediatico, non la realtà".

    E ancora: "Ringrazio sinceramente gli amici e i colleghi parlamentari che conoscono il mio vero operato a Palermo, e i dirigenti generali che conoscono il mio impegno rispettoso della legge nei vari assessorati. Purtroppo, le mie decisioni rappresentano solo il 20% di quanto viene mostrato, poiché io sono in carica dal **2023**, e chi continua a diffamarmi ignora volutamente questo fatto".

    “Sono un professionista serio, un padre di famiglia attento, e mi dedico a rafforzare politicamente e socialmente il mio territorio. Per contrastare un avversario politico, serve il supporto del popolo, non infamanti e False inchieste. Andrò avanti, perché ho sempre messo la faccia per ciò in cui credo”, conclude Auteri.

  • 08:54 - Mo: raid israeliano su periferia sud di Beirut dopo avviso di evacuazione

    Beirut, 16 nov. (Adnkronos/afp) - Tre raid aerei israeliani hanno colpito la periferia sud di Beirut, dopo un appello dell'Idf a evacuare il quartiere roccaforte di Hezbollah. Immagini pubblicate da Afptv mostrano una grande colonna di fumo alzarsi tra i palazzi della capitale.

    Da qualche giorno, i bombardamenti israeliani si stanno concentrando sulla periferia meridionale della capitale libanese, in gran parte disabitata. Poco prima dei raid, un portavoce dell'esercito israeliano, Avichay Adraee, ha avvisato in arabo di evacuare le zone "vicino alle infrastrutture e agli interessi di Hezbollah".

    L'Agenzia nazionale d'informazione libanese (Ani) ha confermato tre raid effettuati dal “nemico”, tra cui uno nei pressi del comune di Haret Hreik. "Il primo attacco su Haret Hreik ha distrutto edifici e causato danni nell'area circostante", si legge. Ani riporta anche di altri attacchi israeliani sul Libano meridionale, effettuati nella notte e all'inizio di sabato in diversi villaggi, in particolare nella regione di Bint Jbeil.

  • 07:56 - India: incendio in ospedale a Jhansi, morti 10 neonati

    Nuova Delhi, 16 nov. (Adnkronos/dpa) - Almeno dieci neonati sono morti e altri 16 sono rimasti gravemente feriti in un incendio scoppiato nell'unità neonatale di un ospedale di Jhansi. Sono già partite le indagini per capire quali siano le cause dell'incendio, ma le autorità ipotizzano si sia trattato di un cortocircuito.

    “La morte dei neonati è molto spiacevole. Insieme ai familiari, stiamo cercando di identificare i corpi”, ha dichiarato Brajesh Pathak, viceministro dello Stato settentrionale Uttar Pradesh. Pathak, che ha promesso che si indagherà sulle cause dell'incendio, ha aggiunto che “saranno presi provvedimenti severi contro i responsabili”. L'incidente è avvenuto intorno alle 22.45 ora locale, quando, secondo la ricostruzione del viceministro, un corto circuito all'interno del concentratore di ossigeno potrebbe aver causato l'incendio. “Su come e perché è successo, saremo in grado di dire qualcosa quando arriverà il rapporto investigativo”, ha aggiunto.

    Sette corpi sono stati già identificati, mentre altri 16 neonati rimangono in condizioni critiche. Al momento dell'incidente, c'erano 54 neonati nell'unità di terapia intensiva neonatale del Maharani Lakshmibai Medical College. “Straziante! L'incidente dell'incendio al Jhansi Medical College nell'Uttar Pradesh è straziante. Le mie più sentite condoglianze a coloro che hanno perso i loro figli innocenti”, ha commentato su X il premier Narendra, annunciando un risarcimento di 200.000 rupie (circa 2.250 euro) ai parenti di ogni neonato morto nell'incendio e di 50.000 rupie (circa 560 euro) per i feriti.

  • 07:17 - Olanda: premier Schoof annuncia, 'riunione di crisi ha salvato il governo'

    L'Aia, 16 nov. (Adnkronos/afp) - La tesissima riunione di crisi andata in scena all'interno della residenza del premier Dick Schoof, è riuscita nell'obiettivo di salvare il governo olandese dall'instabilità. Nelle ore precedenti, la sottosegretaria al ministero delle Finanze Nora Achahbar, di origine marocchina, aveva annunciato le proprie dimissioni a causa di commenti razzisti pronunciati dai partner di coalizione durante una riunione sugli scontri di Amsterdam della scorsa settimana.

    Nelle ore successive all'annuncio di Achahbar, anche altri suoi colleghi ministri del Nuovo Contratto Sociale (Nsc), la forza più moderata all'interno della coalizione di centro-destra, hanno paventato l'ipotesi di dimettersi. Al termine della riunione d'emergenza che si è tenuta ieri sera nella residenza di Schoof, è stato lo stesso premier ad annunciare il raggiungimento dell'accordo che terrà in piedi il governo.

    Da luglio, il governo del Paese è composto da una fragile coalizione che ha unito il Partito per la Libertà (Pvv) di estrema destra, il Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia (Vvd) di centro-destra, il Movimento populista dei contadini e dei cittadini (Bbb) e Nsc. Gli scontri fuori dalla Johan Cruijff Arena hanno causato profonde lotte intestine nelle fila del governo. Mentre Pvv, Vvd e Bbb hanno tutti appoggiato una mozione che prevederebbe di ritirare la cittadinanza olandese ai responsabili delle violenze, il più moderato Nsc ha rifiutato di prendere una posizione sulla questione, gettando il governo in un'impasse.

  • 07:12 - Trump avanti con nomine choc, prova di forza con il Senato: qual è la sua strategia

    Washington, 15 nov. (Adnkronos) - Donald Trump dopo la vittoria alle elezioni americane del 5 novembre va avanti con le nomine choc di fedelissimi ed estremisti che stanno spiazzando e lasciando increduli anche alcuni esponenti della maggioranza repubblicana al Senato che, secondo la Costituzione, deve passare al vaglio queste nomine, nelle audizioni, per poi ratificarle con il voto prima in commissione e poi in aula.

    "Il presidente ovviamente ha il diritto di nominare chi vuole, ma credo che questo sia un esempio del perché nella Costituzione è previsto il nostro avviso e consenso", ha dichiarato Susan Collins, una dei sette repubblicani che votarono per la condanna di Trump nel processo di impeachment per l'assalto al Congresso, esprimendo scetticismo per la nomina di Matt Gaetz, il principale agente del disordine tra i deputati dell'estrema destra trumpiana, alla guida del dipartimento di Giustizia.

    Ma proprio pochi giorni prima di iniziare il fuoco di fila di nomine che suonano come un'aperta sfida a chiunque voglia opporsi all'agenda Maga - iniziata con il giornalista di Fox, Pete Hegseth, al Pentagono, seguita da quella di Gaetz e della ex deputata dem, Tulsi Gabbard alla National Intelligence, e culminata con la nomina alla Sanità del no vax e complottista Bob Kennedy jr- Trump ha inviato un chiaro monito ai repubblicani del Senato, chiedendo senza mezzi termini di accettare un arcaico e poco usato meccanismo, il recess appointments, per rendere effettive le nomine bypassando completamente il Congresso.

    "Qualsiasi repubblicano che voglia una posizione di leadership al Senato deve accettare il recess appointment, senza il quale non potremo avere le persone confermate velocemente", tuonava sui social Trump domenica scorsa, entrando a gamba tesa nel dibattito interno ai senatori repubblicani per scegliere il nuovo leader di maggioranza.

    Un intervento che però non ha avuto gli effetti sperati, dal momento che la maggioranza dei senatori ha poi scelto John Thune come leader, e non Rick Scott, sostenuto dai Maga e da Elon Musk che accusavano il primo di essere establishment e che, ovviamente, si era già detto "al 100%" d'accordo con la richiesta del tycoon.

    La nomina di Thune, e le diverse dichiarazioni perplesse se non apertamente contrarie che stanno arrivando da alcuni repubblicani riguardo alcune nomine, in particolare Gaetz potrebbe spingere Trump a un braccio di ferro con il suo stesso partito - che va ricordato domina l'intero Congresso, al Senato con una maggioranza di 53 a 47 - forzando anche l'utilizzo di questa misura formulata all'inizio della storia politica americana, quando l'intero Congresso stava interi mesi lontano da Washington, appunto in 'recess'.

    Per questo la sezione 2 dell'articolo 2 della Costituzione permette al presidente di riempire tempestivamente importanti incarichi bypassando appunto il Senato. Ma in tempi moderni, è stato già adottato da presidenti per aggirare l'opposizione, ma del partito opposto. Bill Clinton fece 139 nomine in recess e George W.Bush 171 ma non per incarichi a livello ministeriale.

    Anche Barack Obama usò lo strumento 32 volte, ma poi nel 2014 arrivò una sentenza della Corte Suprema che limitò il potere del presidente di fare recess appointment. Fu stabilito infatti che il presidente può farlo solo dopo che il Senato non è stato in sessione per almeno 10 giorni. Per questo anche durante le settimane intere di break, un senatore di turno ogni giorno apre e chiude la seduta. E così da allora nessun presidente ha più fatto nomine di questo tipo.

    Nel suo messaggio però Trump, con il chiaro obiettivo di rafforzare in un modo senza precedenti i poteri presidenziali, e far ingoiare alcune nomine indigeste anche per esponenti del suo stesso partito, chiede qualcosa di diverso, cioè chiede ai senatori repubblicani di rinunciare volontariamente ad esercitare il proprio ruolo costituzionale di 'check and balance' sulle scelte presidenziali, invocando la necessità di impedire l'ostruzionismo della minoranza dem. Per farlo dovrebbero approvare una mozione per sospendere la sessione del Senato per il tempo necessario, anche se in questo caso i senatori democratici cercheranno di attuare tutte le strategie per impedirlo.

    Non è neanche certo che tutti i senatori repubblicani siano disposti a questo passo, soprattutto dopo queste controverse nomine. Al post di Trump, Thune aveva risposto in modo possibilista assicurando che "tutte le opzioni sono sul tavolo per avere le nomina del presidente confermate velocemente, anche il recess appointment". Ma dopo l'elezione a leader di mercoledì si è impegnato a lavorare, subito dopo il suo insediamento il 3 gennaio, a lavorare "ad un calendario aggressivo fino a quando le nomine del presidente saranno confermate".

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