Perché si torna a parlare di Milano 30 all’ora dopo che una mamma è stata investita da un camion

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12 Dicembre 2024 12:00

Dopo la morte di una donna in viale Serra, investita mentre attraversava sulle strisce pedonali con i suoi bambini, torna l’idea di estendere il limite di 30km orari a tutta Milano. Le associazioni di cittadini organizzano una protesta.

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Si riapre il dibattito sull'istituzione del limite di velocità a 30 chilometri orari a Milano dopo che ieri, mercoledì 11 dicembre, una donna è morta investita da un camion, mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali in viale Renato Serra.

Dopo aver travolto lei, la madre e i due figli, l'autista 24enne è scappato senza prestare soccorso, per poi essere rintracciato e arrestato poco dopoLa donna è morta sul colpo, mentre la nonna e i due bambini hanno riportato alcune contusioni per le quali sono stati portati in ospedale.

Dopo l'incidente, alcuni consiglieri comunali sono tornati a chiedere l'abbassamento dei limiti di velocità, mentre le associazioni di cittadini hanno programmato per la sera di giovedì 12 dicembre una manifestazione di protesta.

Torna l'idea di abbassare i limiti di velocità

L'incidente ha riaperto la discussione sull'ipotesi di estendere il limite di velocità di 30 chilometri orari a tutta la città di Milano. "Dolore e rispetto per la mamma uccisa dal tir – ha dichiarato Carlo Monguzzi, consigliere comunale dei Verdi – Quale che sia la dinamica (quello è un incrocio pericoloso), ci vuole la città a 30 all'ora perché una città troppo veloce diventa inevitabilmente insicura".

Che fine ha fatto il progetto di Milano città 30 all'ora

La proposta non è nuova per Milano: quasi due anni fa il Consiglio Comunale aveva approvato come ordine del giorno un progetto che avrebbe imposto il limite dei 30 all'ora a tutta la città. L'idea però non era piaciuta al ministro dei trasporti Matteo Salvini: "Ricordo al sindaco e al Pd che a Milano la gente vorrebbe anche lavorare".

Critico ma più prudente il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana: "Credo che ci siano delle strade che meriterebbero di essere limitate a 30 km all'ora, ma in tutto il resto della città potrebbe essere più utile mantenere il limite di 50 km orari per evitare il blocco della circolazione".

Sono trascorsi quasi due anni dall'indicazione del consiglio comunale, ma la giunta non ha approvato nessun provvedimento vincolante in merito, limitandosi a estendere il limite del 30 all'ora solo ad alcune vie della città.

La protesta di consiglieri e cittadini: un presidio in viale Serra

Sulla scorta dell'incidente di ieri, alcuni consiglieri hanno quindi deciso di ripresentare il provvedimento nell'assemblea comunale. Tra di loro anche Monguzzi: "Riproponiamo la richiesta! A Bologna il divieto di più di 30 all'ora ha ridotto di molto gli incidenti, soprattutto quelli mortali: funziona. E non cerchiamo la scusa di Salvini, perché Bologna va avanti senza difficoltà".

Nel frattempo la comunità "Città delle persone" ha organizzato per le 19:30 di giovedì 12 dicembre un presidio in viale Serra, nel luogo dove è avvenuto l'incidente di ieri mattina. Oltre all'introduzione di sensori "salva persone" sui mezzi pesanti, le associazioni di cittadini chiedono al comune di Milano di indire una giornata di lutto cittadino con un blocco del traffico.

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