12 Dicembre 2024 12:44
Oggi ricorre il 55esimo anniversario della strage terroristica di Piazza Fontana. Il Presidente della Repubblica Mattarella, così come i due presidenti delle Camere, La Russa e Fontana, hanno ricordato che l’attentato è stato di chiara matrice neofascista.
In occasione del 55esimo anniversario di Piazza Fontana, l'attentato terroristico nel centro di Milano, all'interno della sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura, che causò 17 morti e 88 feriti, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha detto che nonostante i tentativi di depistaggio, "L'impronta neofascista della strage del '69 è emersa con evidenza nel percorso giudiziario, anche se deviazioni e colpevoli ritardi hanno impedito che i responsabili venissero chiamati a rispondere dei loro misfatti".
"La pressante domanda di verità da parte dei cittadini – ha detto il Capo dello Stato – ha sostenuto l'impegno e la dedizione di uomini delle Istituzioni, consentendo di ricomporre il criminale disegno e le responsabilità".
"Verità e democrazia hanno un legame etico inscindibile. Aver ricostruito la propria storia, anche laddove essa è più dolorosa, è stata condizione per trasmettere il testimone alle generazioni più giovani, a cui tocca ora proseguire il percorso di civiltà aperto dai nostri padri nella lotta di Liberazione e nella Costituzione", ha dichiarato il Presidente della Repubblica.
Per il ministro dell'Interno Piantedosi, "Il terrorismo stragista sacrificò vittime innocenti nel tentativo di minare le fondamenta della Repubblica e le sue libertà. Con un attacco vile e sanguinario al cuore della nostra democrazia ebbe inizio una lunga stagione terroristica a cui il nostro Paese, unito nei fondamentali valori costituzionali che lo ispirano, seppe reagire con decisione, difendendo cittadini e istituzioni dalla violenza eversiva che li minacciava", si legge in una nota. "Oggi, come ogni giorno, abbiamo il dovere di farne memoria, di ricordare quanto accaduto, per consegnare al futuro l'impegno e la passione civile di tutti coloro che, in tempi bui, lottarono per custodire l'Italia libera e democratica – ha aggiunto -. In questo giorno di raccoglimento e dolore rinnovo la mia solidarietà alle famiglie di chi perse la vita".
La strage è stata ricordata anche sui profili social istituzionali, anche se la presidente del Consiglio Giorgia Meloni non si è ancora espressa. Sul profilo della Camera dei deputati sono state pubblicate le prime pagine di alcuni dei maggiori quotidiani.
Il presidente della Camera Lorenzo Fontana ha sottolineato che è stata riconosciuta la matrice "neofascista": "Sono trascorsi 55 anni dall'attentato terroristico di Piazza Fontana, attribuito ad ambienti neofascisti. In quel giorno una bomba spezzò vite e causò feriti, e altre esplosioni si registrarono a Roma. Esprimo la mia vicinanza ai familiari delle vittime. Il clima di paura che i terroristi alimentarono in quegli anni non vinse, il Paese fu più forte di ogni attacco anche e soprattutto grazie alla risposta dei cittadini, a comunità coese, al desiderio di pace più radicato di ogni tentativo di scardinare l'ordine democratico".
Anche il presidente del Senato Ignazio La Russa ha messo in luce "l'impronta neofascista": "A 55 anni dalla strage di Piazza Fontana a Milano, ricordiamo le 17 vittime e le decine di feriti di una strage, il cui percorso giudiziario ha evidenziato l'impronta neofascista".
"Fu un atto terribile – ha proseguito che lasciò una ferita indelebile in un periodo buio e di forte tensione per la nostra Nazione, superato solo grazie al senso di coesione e alla volontà di ricerca della verità. Coltiviamo la memoria, ricordando e tramandando ai giovani che la pace è il frutto di un impegno costante per la giustizia e la libertà, affinché comprendano l'importanza e il valore della democrazia e delle Istituzioni", conclude la seconda carica dello Stato.