Problemi alla tiroide, come comportarsi a tavola per mantenerla in salute: i cibi consigliati e quelli da evitare

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Una buona alimentazione influisce positivamente sulla salute della nostra tiroide. Ecco quali sono le buone abitudini che dovremmo mantenere a tavola

 i cibi consigliati e quelli da evitare

L'alimentazione gioca un ruolo importante per il benessere del nostro corpo e per vari apparati e sistemi che lo compongono; a tal proposito, pare che la dieta che seguiamo influisca anche sulla salute della tiroide, una ghiandola fondamentale per la regolazione di molte funzioni dell'organismo umano.

Cos'è la tiroide

La tiroide è una ghiandola endocrina che si trova posizionata nella parte anteriore del nostro collo, proprio di fronte alla trachea. Ha un aspetto caratteristico, definito "a farfalla", perché si compone di due lobi uniti da un istmo. Per quanto piccola, svolge un ruolo fondamentale per il nostro corpo, dato che produce gli ormoni tirosina (T4) e triiodiotironina (T3) necessari per il controllo delle attività metaboliche. È la tiroide che regola il nostro sviluppo neuropsichico da quando siamo nati, oppure l'accrescimento corporeo, la formazione delle ossa o la funzione cardiovascolare. Sempre la tiroide ricopre un ruolo di primo piano nella fertilità, sostiene il tono e la forza muscolare, e influisce sull'umore.

Insomma, stiamo parlando di una ghiandola davvero molto preziosa, che pertanto dobbiamo impegnarci a mantenere in salute. Purtroppo superati i 55/64 anni possono cominciare a insorgere dei problemi, ecco perché è necessario prendersene cura, così da scongiurare il rischio di incorrere in disturbi come l'ipotiroidismo (ridotta e insufficiente produzione di ormoni tiroidei) o l'ipertirodismo (eccessiva produzione di ormoni tiroidei), se non peggio.

La ricerca ha dimostrato che anche l'alimentazione influisce sul benessere di questa ghiandola endocrina.

Una dieta "amica" della tiroide

Fra i disturbi alla tiroide maggiormente conosciuti troviamo sicuramente le due disfunzioni: ipotiroidismo e l'ipertirodismo. Nel primo caso, la ghiandola non produce più sufficiente ormoni tiroidei con conseguenti problemi ai tessuti e al metabolismo. In questo caso, un valido aiuto può essere trovato nel consumare cibi che contengano sia selenio che zinco, presenti sia nel pesce che nelle verdure. Via libera, dunque, al tonno, alla trota, al salmone e alle sardine. Tutti pesci ricchi di Omega-3. Per quanto riguarda le verdure, i medici consigliano le patate, i fagioli, gli spinaci e gli asparigi. Ricchi di elementi salutari sono infine la pera, la pesca, il pompelmo, l'uva, l'arancia, il melone e il mango.

Consigliata anche la frutta secca, come noci, mandorle, arachidi, che contengono antiossidanti. Bene anche formaggio, molluschi, alghe, uova, yogurt. Tutti cibi che contengono iodio.

Da evitare, invece, sono gli alcolici, che possono alla lunga innescare una condizione di immunodeficienza che potrebbe aprire le porte a diverse patologie, come tiroidite cronica di Hashimoto,

provocata da un'errata risposta del sistema immunitario. Anche i cibi ultraprocessati possono portare a problemi e andrebbero ridotti, se non evitati. Questo perché possono causare un'inadeguata assimilazione di selenio.

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