20 Ottobre 2024 06:01
Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre, torna l’ora solare in Italia: si dovrà spostare le lancette degli orologi un’ora indietro alle ore 3, puntandole alle 2. Il che permette di dormire 60 minuti in più e avremo più luce naturale in mattinata.
Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre torna l'ora solare
Meno sette giorni e torna l'ora solare in Italia, pronta a scattare nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre. Le lancette degli orologi andranno quindi spostate indietro di un'ora: il cambio dev'essere effettuato alle ore 3 di notte, puntandole sulle 2. In questa maniera, le giornate si accorciano: ci saranno 60 minuti di luce in più al mattino.
Come d'abitudine, nella stagione autunnale si passa dall'ora legale a quella solare, in modo da permettere l'adattamento ai ritmi naturali della luce e del buio. Sarà possibile dormire un'ora in più. L'ora legale, poi, rientrerà in vigore nel weekend tra il 29 e il 30 marzo 2025, quando le lancette andranno spostate di nuovo un'ora avanti.
L'ora solare arriva domenica 27 ottobre, lancette indietro di 60 minuti
L'ora solare del 2024 sarà quindi in vigore da domenica 27 ottobre. Alle ore 3 di notte, le lancette dovranno essere portate indietro di un'ora, segnando le ore 2. Con questo cambio si dormirà un'ora in più, guadagnando 60 minuti di luce al mattino. Ma anche perdendone altrettanti alla sera, per via delle ore di luce in diminuzione fino allo solstizio di inverno del 21 dicembre.
Quando torna l'ora legale nel 2025
La durata dell'ora solare sarà fino all'ultima settimana di marzo 2025. Dopodiché, si tornerà all'ora legale. Più precisamente, tra sabato 29 e domenica 30 marzo. In quel caso, le lancette andranno riportate in avanti di un'ora. L'inizio è fissato alle ore 2 di notte, che diventano così le 3. Il che porterà a un'ora in meno per dormire, ma si potrà godere di un'ora di luce in più.
Quando è stata introdotta l'ora solare e perché non è stato ancora abolito il cambio ora
Il cambio dell'ora è standardizzato in tutti i paesi membri dell'Unione europea. L'idea del passaggio dall'ora solare a quella legale è stata introdotta nel 1966, l'obbligo è in vigore dal 1996. Dal 2018 è partito un dibattito sull'abolizione di questi cambi all'interno delle istituzioni dell'Ue in ragione di un possibile impatto sulla salute. Ma non è stata raggiunta alcuna intesa comune, nonostante la spinta dei paesi scandinavi.
Secondo i dati di Terna, società che gestisce la rete di trasmissione nazionale dei flussi di energia elettrica, durante gli ultimi sette mesi di ora legale l'Italia ha risparmiato circa 90 milioni di euro. Questo perché c'è stato un minor consumo di energia elettrica pari a 370 milioni di kWh, portando così anche a una diminuzione di circa 170mila tonnellate di emissioni di Co2 nell'atmosfera.
Dal 2004 al 2023, stando all'analisi di Terna, il minor consumo di energia elettrica per l’Italia legato all’ora legale è stato di circa 11,7 miliardi di kWh, comportando un risparmio per i cittadini di circa 2,2 miliardi di euro.