Quel minuto di silenzio negato e la lezione dei tifosi alla Figc

4 settimane fa 10

I vertici istituzionali del calcio non concede il ricordo per Gaetano, Michele e Samuel, morti in un incidente rientrando dalla trasferta. Ma le curve di Potenza e Picerno li hanno omaggiati lo stesso

Quel minuto di silenzio negato e la lezione dei tifosi alla Figc

Il minuto di silenzio ufficiale - incredibilmente non concesso dalla Figc - per i tre ragazzi di Foggia morti due settimane fa in un incidente stradale rientrando in Puglia reduci dalla trasferta a Potenza, i tifosi di Potenza e Picerno (Serie C girone C) lunedì sera se lo sono «autoconcessi», prolungandolo addirittura per tutti i 90 minuti del derby di Basilicata andato allo stadio «Curcio».

Dinanzi all’insensibilità dei vertici istituzionali del calcio, le curve delle due squadre lucane prima del fischio d’inizio hanno stretto un «patto della solidarietà» decidendo di rimanere zitti e con le bandiere arrotolate; così è stato anche in occasione dei gol (la partita è finita 1-1): un’esultanza quasi «muta» per onorare il lutto dei parenti dei tre ultras foggiani e la sofferenza degli altri due che sono in prognosi riservata.

Dal pubblico che gremiva gli spalti del «Curcio» è venuta una lezione di civiltà che ha privilegiato il valore dell’umanità, con tanto di colletta da destinare alle famiglie delle vittime. A dimostrazione che le curve, quando vogliono, sanno offrire anche esempi virtuosi all’intero Paese. Una scelta condivisa dai rispettivi presidenti di Picerno e Potenza, oltre che da tutti i giocatori e dagli staff societari dei due club.

Nelle curve sono

stati esposti solo striscioni dedicati a «Gaetano» (21 anni) «Michele» (17) e «Samuel» (13) che su quella maledetta strada hanno perso la vita. E quella frase che graffia l’anima: «D'AMORE NON SI MUORE... CIAO ULTRAS!».

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