L'attore pugliese racconta la sua esperienza con le droghe a Belve. Sotto il sorriso complice della giornalista che piace alla gente che piace
Adesso sappiamo che anche Riccardo Scamarcio le ha provate tutte. Non nel senso delle sue conquiste (che sostantivo idiota!) amorose ma di droghe. Eccetto l’eroina per il resto non si è fatto mancare nulla ma ha precisato che tutto questo bel repertorio non lo ha portato alla dipendenza. Bravo, ben detto, così su Rai, a Belve, programma condotto da Francesca Fagnani che non ha fatto un plissè, anzi tra una sganasciata e l’altra, secondo usi e costumi di chi si ritiene ed è inattaccabile in quanto donna e di appartenenza (Berlinguer-Gruber-Merlino-Fagnani appunto), l’intervista è proseguita in allegria sciolta. Massì, fatevi le canne, provate anche altre sostanze tanto, come ha spiegato il ribelle attore pugliese, l’importante è non esserne dipendente, dunque liberi, liberi di riderci su, di annunciarlo a telecamere accese.
Un bell’applauso, a seguire, la pubblicità. A questo punto, proporrei di mandare di nuovo in onda l’opera del premio Nobel Grazia Deledda: Canne al vento. Qualunque riferimento a Belve è puramente casuale.