Se quella delle Regionali d'autunno fosse una partita, la vittoria del centrodestra di ieri in terra ligure sarebbe quell'1 a 0 che risolleva il morale degli sfavoriti alla vigilia.
Lo scandalo dell'ex governatore Toti non ha intralciato il cammino del nuovo presidente di Regione Marco Bucci, la cui vittoria è stata definita dalla premier Meloni un «segnale di fiducia» che «ci dà ancora più forza». E sembra proprio così, visto che la tanto paventata tripletta della sinistra è stata ufficialmente scongiurata. Ora il centrodestra può guardare ai prossimi appuntamenti alle urne in Umbria e in Emilia Romagna, al voto il 17 e 18 novembre, con spirito nuovo. Perché adesso, e chi lo avrebbe mai detto, prendersi l'intera posta in palio sembra possibile.
Elezioni in Liguria, il flop del campo largo: quale futuro per il centrosinistra?
Le sfide in Umbria e in Emilia Romagna
L'evidenza è che il sogno del "triplete" della sinistra alle Regionali sia ufficialmente svanito.
Tanto hanno pagato in Liguria gli attriti nel litigioso campo largo, "monco" di Italia Viva, oltre ai recenti scontri al vertice in area 5 Stelle tra Conte e Grillo. E all'orizzonte la sfida umbra sembra tutt'altro che semplice. Certo, qui il fronte progressista ha lavorato più che altrove per trovare un'intesa. Si è ricostruito attorno al nome dell'ex sindaca di Assisi Stefania Proietti, sostenuta da un campo larghissimo, renziani compresi. Ma Donatella Tesei, la candidata leghista del centrodestra e governatrice uscente, vede vicino il bis nell'ex fortino rosso, visto pure il consenso importante guadagnato in questi anni.
La candidata del Carroccio ha parlato di «una sfida epocale», certificata anche dai sondaggi, che descrivono una distanza minima nei numeri. Una rilevazione di Bidimedia per Perugia Today vede il centrodestra avanti con il 48,2% dei voti, contro il 47,7% del centrosinistra, un trend confermato anche da un sondaggio di TechnoConsumer per il Corriere dell'Umbria, che dà Tesei tra il 42,3% e il 47,3% e Proietti tra il 40,7% e il 45,7%. La maggioranza col "goal" in Umbria può, a ragione, puntare alla doppietta, nonostante a novembre fattori esterni al voto come la discussione della Manovra alle Camere e le elezioni Usa potrebbero avere un loro imprevedibile peso.
L'Emilia Romagna
C'è poi la sfida in Emilia Romagna, che per il centrodestra rimane la più proibitiva, il vero ostacolo al sogno del triplete. Qui la situazione appare infatti più definita. Secondo il sondaggio Bidimedia per Citynews, il candidato del centrosinistra Michele De Pascale è al 55,9%, ben più avanti della sfidante del centrodestra Elena Ugolini, ferma al 42,5%. Già a inizio settembre, una rilevazione di Quorum YouTrend dava De Pascale al 56,6% e Ugolini al 43,2%. Numeri che, al momento, sembrano parlare chiaro. Ma il 17 novembre è ancora lontano. E il centrodestra, oggi, può sognare in grande.