Il programma prepara una puntata su Giuli e il ministero della Cultura: "C'è un nuovo caso Boccia"
La vicenda Boccia ha aperto una falla al ministero della Cultura, dai cui cassetti sono usciti documenti riservati che non dovevano uscire. Le informazioni sono arrivate a Report, anche se il programma di RaiTre non conferma lo scambio (ma neppure lo smentisce, visto che le fonti giornalistiche possono restare segrete). La tempistica però è abbastanza chiara. Al ministero da poco guidato da Alessandro Giuli c'erano sospetti sul capo di gabinetto Francesco Gilioli. Appena è arrivata la notizia che Report stava lavorando ad una puntata tutta dedicata al Mic, è partito il «licenziamento» in tronco per «mancanza di fiducia» di Gilioli, considerato la gola profonda nella fuga di notizie che ha portato alle dimissioni di Sangiuliano, nonchè fonte di Report. Adesso il materiale è in lavorazione per la puntata che andrà in onda questa domenica. L'obiettivo più che Giuli sarebbero però «alte cariche di Fratelli d'Italia».
Ranucci, ospite alla trasmissione Un giorno da pecora su Radio1, è rimasto sul vago ma qualche elemento lo ha svelato. «È un nuovo caso Boccia che potrebbe essere al maschile, non riguarda Boccia, ma come modalità di operazione è un caso simile. Riguarda sempre il ministero della Cultura, ma Sangiuliano non c'entra. Ci sono documenti e chat che farebbero ipotizzare responsabilità legate ad alte cariche di Fratelli d'Italia». L'anticipazione era stata data la sera prima dalla Gruber su La7, quindi su una rete concorrente della Rai, con la promessa di tornare lunedì a parlarne, a carte svelate. Il «secondo caso Boccia», ma al maschile, non riguarda quindi il predecessore di Giuli, ma potrebbe toccare Giuli anche se è lì solo da un mese e mezzo, durante il quale ha firmato 13 nomine: i dodici esperti della Commissione Cinema, e poi il nuovo capo di gabinetto Francesco Spano, già suo braccio destro al Maxxi. Il ministro può stare tranquillo, gli chiedono in radio? «Gli consiglierei di seguire Inter-Juventus, visto che è un appassionato di calcio..», risponde Ranucci. Le chat non coinvolgerebbero direttamente Giuli, ma dei big di Fdi.
Però è chiaro che Giuli è particolarmente attenzionato. Secondo il Foglio, il programma di RaiTre ha scavato nel passato di Giuli, andando a intervistare Rainaldo Graziani, fondatore di Meridiano zero, il movimento politico neofascista sciolto nel 1993 a cui era stato iscritto (a quindici anni) il ministro della Cultura Alessandro Giuli. Poi, però, sul tavolo di Report sono arrivate le carte sul «nuovo caso Boccia», e l'inchiesta ha puntato su quello. Sull'ex capo di gabinetto Gilioli, il ministro avrebbe più che un sospetto, «fatti gravissimi» e «un documento che testimonia la prova della sua infedeltà», riferisce Repubblica. Ranucci anche su questo resta sul vago: «Giuli ha detto che ha delle prove, non se riguardano i rapporti con Report. Se ce l'ha le mostrasse. A noi al momento non risulta». L'altra fonte di Report è direttamente Maria Rosaria Boccia, tramite i suoi legali. La vicenda non è solo oggetto di una inchiesta giornalistica ma anche giudiziaria, poichè la Boccia è stata denunciata da Sangiuliano ed è indagata per lesioni e minacce. I magistrati hanno ascoltato lo stesso Giuli come «persona informata dei fatti», e prima avevano sentito proprio Gilioli per diverse ore. Il caso Boccia insomma non è chiuso, anzi forse raddoppia (al maschile).
Sempre nella stessa puntata Report andrà a scavare nella vicenda giudiziaria ligure, «ricostruiremo il sottobosco che si è mosso in questa vicenda, sconosciuto ai più». Il tutto mentre in Liguria si voterà (urne aperte domenica e lunedì).
Nessun problema: «Tutti si riempiono la bocca col silenzio elettorale, ma questo non riguarda i giornalisti, riguarda i partiti». E comunque, in caso di polemica, il conduttore di Report è già preparato: «Ho già la valigetta pronta per la commissione di vigilanza Rai...».