Salvini agli Stati generali della Lega: “L’esame della patente? Non lo supererei neanche io”

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La scena è il palco dell’auditorium Gaber al Pirellone, a Milano. L’occasione, gli Stati generali della sanità organizzati, per la prima volta, dalla Lega. Sul palco, a chiudere la mattinata di lavori di oggi, 22 novembre, arriva allora il segretario del partito Matteo Salvini, vicepremier e ministro dei Trasporti. Rivendica che “la Lega lavora per risolvere i problemi, non per rispondere alle polemiche della sinistra. I numeri ci dicono che quest'anno sarà il record storico della Repubblica italiana per investimenti in sanità e salute”.

E si focalizza poi, tra le altre cose, anche sulla riforma per l’ingresso degli studenti alle facoltà di Medicina, che dal 2025 potranno accedere senza test, facendo una sorta di primo semestre ‘filtro’ al termine del quale la loro frequenza verrà o meno confermata.

Ed ecco, allora, che si lancia in un paragone ardito tra i test universitari di ingresso alle facoltà mediche e quelli per la patente: “Sono contento che si sia messo il primo mattoncino per arrivare a riaprire anche le facoltà di medicina delle università italiane sul presupposto del merito – dice allora, rivolgendosi alla platea milanese – Non so se abbiate mai provato a fare il test di Medicina e non so, e in questo caso arrivo alla mia competenza, anche l’esame per la patente. Provate a fare i quiz: i quattro quinti delle persone che sono qua, probabilmente me compreso, con cartelli della dubbia esistenza non so se passerebbe l’esame, e infatti stiamo ragionando su come aggiornarlo ai tempi moderni”.

La ratio alla base, secondo Salvini, sarebbe allora la stessa: come nel caso dei test d’ingresso a Medicina, anche quello per conseguire la patente di guida va modificato, eliminando la ‘casualità’ dei quiz e puntando sul merito. “Stiamo ragionando su come aggiornarlo ai tempi moderni – dice - Come accedere alla facoltà di medicina liberamente e andare avanti in base al merito in base agli esami, alla passione, alla bravura e non in base alla fortuna, penso che sia un passo in avanti verso la civiltà”.

La possibile riforma degli esami per conseguire la patente di guida fa il paio con il nuovo Codice della strada, appena varato e che Salvini rivendica: “Non è un codice punitivo e conto di ridurre il numero di 3.039 morti sulle strade italiane. Tutti, auto, camion, monopattini useranno maggior buonsenso. Sulle auto so che qualcuno imprecherà quando ci saranno i primi ritiri della patente per i telefonini alla guida, ma preferisco attirarmi due antipatie e salvare due vite, perché il telefonino è la prima causa di incidenti in Italia”.

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