Nuovo protocollo d'intesa siglato tra l'Agenzia Spaziale Italiana e la Regione Campania per la realizzazione di nuove iniziative di ricerca e innovazione, e per il potenziamento infrastrutturale della filiera aeronautica campana, in particolare nel settore dello spazio, tra cui la creazione di un hub insieme all'Esa (European Space Agency), che vedrà protagonista anche il Dac (Distretto Aerospaziale della Campania). Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e il presidente dell'Asi Teodoro Valente hanno firmato mercoledì il nuovo accordo, con il quale il settore aerospaziale della Campania si candida come leader a livello nazionale, dando impulso al rafforzamento di un ecosistema già florido e ricco di talenti formati nei due atenei regionali.
Il polo aerospaziale
La Campania rappresenta uno dei più importanti poli aerospaziali nazionali non solo per quantità di imprese, fatturato e numero di occupati, ma anche per la presenza di una eccellente rete di ricerca scientifica e di alta formazione. Nelle prossime settimane conosceremo i dati più aggiornati, ma nell'ultimo report diffuso dal Dac si rileva che tra il 2020 e il 2021 il fatturato del comparto è cresciuto del 10%, facendo crescere anche la quota campana sul fatturato del settore in Italia che è pari al 12%. Secondo stime, il settore spaziale campano ha aumentato nel 2022 le proprie esportazioni del 20%, un dato superiore a quello italiano (19%) e nettamente più elevato della media Sud (14%). I prodotti campani, dai compositi ai robot intelligenti, arrivano in 88 Paesi nel mondo e il volume d'affari dell'aerospazio in Campania è stimato in 2,8 miliardi di euro, con oltre 13mila dipendenti diretti, che salgono a 55mila se consideriamo anche i lavoratori indiretti dell'indotto, con cui la Regione copre un quarto del totale delle esportazioni nazionali del comparto.
L'ecosistema Campania
È chiaro che la Regione Campania vuole tenere il passo con un comparto estremamente vivace e dinamico, e ha deciso così di creare un forte rafforzamento della filiera aerospaziale campana. Il governatore Vincenzo De Luca, infatti, su spinta dell'assessore alla Ricerca, Innovazione e Start up, Valeria Fascione, ha pianificato nuove strategie con la messa in atto di nuove iniziative e modelli di collaborazione tra cui la creazione di un hub dell'Esa (Agenzia Spaziale Europea). All'interno del panorama nazionale, la Campania è l'ecosistema più forte d'Italia anche grazie al modello cooperativo del Distretto Aerospaziale della Campania, fondato nel 2012 con l'obiettivo di favorire la collaborazione tra Centri di Ricerca, Università e Aziende in Campania e creare opportunità di innovazione e crescita, sia produttive che commerciali. Il Dac consente la condivisione di visioni e obiettivi di sviluppo tecnologico tra grandi imprese e piccole imprese, tra il sistema industriale e sistema della ricerca, e poi di condurre programmi che in questo momento mettono sotto i riflettori la Campania sia per la parte Aeronautica che per la parte spaziale. È quindi una filiera che tiene insieme progetti e collaborazioni di alto profilo tanto con colossi del settore quanto con piccole e medie aziende.
I grandi progetti
In questo solco si innestano grandi progetti realizzati e in via di realizzazione che rientrano nella Space Economy. Tra questi, la Campania è stata scelta come Champion User di uno dei programmi più rilevanti a livello europeo per l'attività di osservazione della terra: il programma Iride. Rappresenta la costellazione italiana, in orbita bassa, per il monitoraggio puntuale e continuo del nostro territorio. La scelta della Campania come Champion User è basata su alcune caratteristiche che rendono la regione un luogo di sperimentazione ideale nei programmi di Space Economy: in aggiunta a una forte vocazione industriale del territorio, alla presenza di capitale umano giovane e qualificato e a un ricco ecosistema della ricerca e dell'innovazione, la Campania vanta la presenza di un distretto aerospaziale sviluppato, che raccoglie 308 imprese (pari all'8% delle imprese attive sul territorio nazionale) e genera 1,76 miliardi di Euro export (pari al 14% del totale delle esportazioni regionali), nonché la presenza di piccole e medie imprese e consorzi ad alta specializzazione con uno spiccato posizionamento nei settori upstream e downstream. Il programma Iride vedrà la creazione della costellazione italiana entro il 2026 che metterà in orbita circa 30 satelliti. C'è poi il MiniLab 1.0, ideato e progettato dalle società del Gruppo Campano Space Factory, Ali e Marscenter che fa parte del progetto Orion (Ovarian Research In microgravity conditions), uno dei dieci esperimenti scientifici portati sulla Stazione Spaziale Internazionale durante la missione AX-3 guidata dal colonello dell'aereonautica Walter Villadei, della società statunitense Axiom nel gennaio 2024: la partenza di una fase fu seguita personalmente dal governatore De Luca e dal sindaco Gaetano Manfredi negli studi di Gianturco. E ancora il progetto Mistral, finanziato sempre dalla Regione Campania, per esperimenti in microgravità con accesso rapido e a costi contenuti, grazie a un sistema di rientro atmosferico sviluppato da Telespazio. C'è poi Mini-Irene, capsula spaziale sperimentale che, grazie al suo scudo termico a forma di ombrello e ad una struttura che riduce carichi termici e meccanici, ha dimostrato la possibilità di un rientro sicuro sulla Terra a bassa velocità. Il progetto, finanziato da Asi ed Esa, è stato realizzato dal Cira, il consorzio Ali Scarl e l'Università Federico II di Napoli, con l'obiettivo di sviluppare una capsula di rientro per missioni scientifiche e di Osservazione della Terra in orbita bassa. E Spiro (Sistema Paracadute Intelligente per il Recupero Oggetti aviolanciabili) progetto di Space Factory, che prevede, tramite l'utilizzo di attuatori e sensori, precision landing e discesa controllata in ambito aerospaziale.