Tathiana Garbin non dimentica, dalla malattia al trionfo: “Lo dedico a chi mi ha aiutato a guarire”

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20 Novembre 2024 22:25

Tathiana Garbin esordì sulla panchina dell’Italia in BJK Cup sette anni fa contro la Slovacchia in Serie C, proprio la Slovacchia è stata battuta in finale. Un cerchio che si chiude per Garbin, che lo scorso anno ha dovuto affrontare due serie operazioni.

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Due finali consecutive. Un anno fa non andò bene, stavolta invece l‘Italia ha alzato al cielo di Malaga la Billie Jean King Cup, la quinta della sua storia. Cinque ragazze magnifiche, un grande gruppo creato e governato da una straordinaria capitana Tathiana Garbin, che ha raggiunto un traguardo eccezionale e con un meraviglioso sorriso ha parlato di un sogno divenuto realtà, dopo un anno davvero complicato a causa di problemi di salute, che ora sono alle spalle.

Da una finale all'altra, in mezzo due operazioni

Lo scorso anno l'Italia sorprendentemente si issò fino alla finale, che vinse il Canada. Proprio poco dopo la finale Garbin annunciò di doversi operare a causa di un tumore raro all'addome. L'ex tennista, classe 1974, aveva ricevuto una sorpresa da parte della sue ragazze in ospedale, che lasciò dopo qualche settimana. Ma a causa di alcune complicanze era finita una seconda volta sotto i ferri, un mese dopo era già in campo e ora celebra la vittoria della competizione da capitana, vittoria che ha molto della sua firma.

Dalla Slovacchia alla Slovacchia: in 7 anni dalla Serie C al titolo

Garbin divenne capitana nel 2017 e trovò l'Italia nella ‘Serie C' del tennis femminile, esordì proprio contro la Slovacchia e contro la Slovacchia sette anni dopo si è aggiudicata la competizione, vinta con pieno merito, dopo una lunga cavalcata e un percorso meraviglioso, con una squadra fantastica e festante.

Garbin: "Un sogno che diventa realtà"

Parlando a caldo ha detto: "Ho un sorriso che resterà stampato sul mio volto per sempre. È un sogno che diventa realtà, ho un gruppo di straordinarie campionesse e fantastici essere umani, sono davvero orgogliosa di loro. Il modo in cui hanno combattuto ogni giorno, è stato un viaggio incredibile, so che cosa ognuna si loro ha dovuto superare per essere qui e restare sempre concentrare. La loro forza è quella di lavorare sempre per migliorare come giocatrici e come persone. Quando vedo tutti coloro che ci hanno sostenuto e lo fanno ancora io ricordo sempre alle mie ragazze che giocano per una nazione e per tutto il pubblico. Dedico questo successo alle ragazze e a chi mi ha aiutato nella guarigione. Grazie di cuore a tutti".

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