MILANO – Si profila un weekend problematico per chi viaggia in treno per lo sciopero che partirà sabato 23 alle 21 e durerà 24 ore fino alle 21 della domenica. L’agitazione, proclamata dai sindacati di base, coinvolgerà "tutto il personale delle società del gruppo e delle altre aziende che operano nel settore ferroviario sul territorio nazionale" spiega una nota dell’Usb.
I collegamenti garantiti
In una nota Fs spiega che sono comunque previsti dei collegamenti garantiti o in alternativa possono chiedere in anticipo il rimborso del viaggio per il treno cancellato. “I viaggiatori, che intendono rinunciare al viaggio – scrive Fs sul suo sito , possono chiedere il rimborso a partire dalla dichiarazione di sciopero:- fino all’ora di partenza del treno prenotato, per i treni Intercity e Frecce;- fino alle ore 24:00 del giorno antecedente lo sciopero stesso, per i treni Regionali;in alternativa possono riprogrammare il viaggio, a condizioni di trasporto simili, non appena possibile, secondo la disponibilità dei posti”. "Nel caso di sciopero nazionale per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro, che ricada in giornata festiva, di durata non superiore alle 24 ore ed inizio alle ore 21.00 del giorno prefestivo (ad es sabato) – spiega ancora Fs –, Trenitalia garantisce i treni a lunga percorrenza riportati nella tabella disponibile qui". Anche Italo sul proprio sito pubblica l’elenco dei treni garantiti.
Le motivazioni
L'agitazione di sabato e domenica prossima "si colloca dentro la vertenza per il rinnovo contrattuale nazionale delle attività Ferroviarie, portato avanti da un fronte ampio di sigle di base" spiega l'Usb. Il sindacato punta il dito contro le associazioni datoriali "le quali altro non sanno fare che chiedere aiuto alla commissione di garanzia per provare a fermare l'ondata di grande adesione agli ultimi scioperi".Per loro il Garante "aumentato i servizi minimi garantiti con una interpretazione capziosa della normativa, abusando per l'ennesima volta delle prerogative previste dalla legge".
L’invito del Garante
Lo scorso 14 novembre inoltre l'autorità, in vista dello sciopero generale del 29 novembre, aveva inviato a Cgil e Uil, l'invito ad escludere dallo stop i settori trasporti, sanità e giustizia. Il Garante aveva indicato la violazione della regola della rarefazione oggettiva, ovvero del rispetto di un intervallo minimo di 10 giorni tra gli scioperi precedentemente proclamati nello stesso settore, e della rarefazione riferita al trasporto passeggeri, che non consente la concentrazione tra scioperi. Invito che è stato poi accolto dai sindacati, che hanno escluso i treni dallo sciopero generale.