"Voglio che sia questa una delle cifre di questo governo, approfondire le questioni, anche quelle più spinose, quelle che forse sembrava difficile o non conveniente affrontare. Valutare tutte le opzioni possibili, scegliere quella che si ritiene la più efficace, assumersene la responsabilità. Abbiamo commesso errori? Non c'è dubbio, ma penso che una politica senza coraggio, senza determinazione, senza la capacità di osare non sia vera politica, ma sopravvivenza, gestione del potere, amministrazione dell'ordinario, ma è altro". Lo ha detto la premier, Giorgia Meloni, in videocollegamento con l'Assemblea dell'Anci di Torino.
La premier ha poi rivendicato lo stop all’abuso d’ufficio.
"Abbiamo affrontato la questione della responsabilità degli amministratori locali per non lasciare i nostri sindaci in balia della cosiddetta paura della firma. Abbiamo fatto nostra una storica battaglia dell'Anci e approvato un pacchetto di norme che garantisce regole certe a chi vuole fare il suo lavoro. C'è chi ha sostenuto la necessità di un intervento del genere e poi, diciamo così, ha cambiato idea. Ma io penso che fosse una cosa giusta. La rivendico, perché serve ad assicurare serenità a chiunque intenda operare nella legalità, senza rischiare lunghi e disonorevoli processi per le persone perbene". Così Meloni.
"La fase due del Pnrr è fondamentale, – ha aggiunto la premier – forse la più importante di tutte, nella quale non possiamo permetterci errori e ritardi. Anche per questo abbiamo istituito una cabina di regia per mettere tutti i soggetti coinvolti attorno allo stesso tavolo, per risolvere subito i problemi".
"I Comuni, come ha giustamente ricordato il presidente Mattarella, sono il simbolo della libertà e dell'unità della nostra nazione. Sono ovviamente d'accordo con il capo dello Stato. Mi permetto di aggiungere un elemento di riflessione: i Comuni sono il motore della coesione, la cinghia di trasmissione che tiene viva la connessione tra istituzioni, comunità locali e cittadini. Senza i Comuni, I'Italia non esisterebbe".