Al Madison Square Garden, di fronte a un’arena gremita, Donald Trump ha tenuto un comizio dai contorni spettacolari, supportato da una vasta platea di ammiratori oltre a volti noti del mondo della politica e dello spettacolo saliti sul palco per ribadire il proprio sostegno all'ex presidente.
Se il fulcro del discorso di Trump si è incentrato principalmente sui suoi avversari politici, il comizio ha anche assunto i contorni di una rivincita personale contro la città in cui è nato e che - come ribadito da sua nuora Lara Trump - che ha contribuito a plasmare. New York, che negli ultimi anni ha visto l’ex presidente protagonista di una serie di accuse e processi, è stata invasa dai suoi sostenitori, accorsi da tutto il Paese per assistere all’evento. Migliaia di persone si sono riversate lungo la Quinta Strada, in un tripudio di bandiere americane e cappellini rossi “Make America Great Again”.
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Le promesse di Trump
Introducendolo sul palco, l’ex First Lady Melania Trump ha fatto una delle sue rare apparizioni in campagna elettorale, accolta da una folla entusiasta.
Trump, visibilmente soddisfatto, ha esordito con un messaggio che ha scaldato il pubblico: «Con il vostro voto metterò fine all’inflazione, farò tornare il sogno americano». Tra le varie dichiarazioni, Trump si anche mostrato certo di essere in testa negli Stati in bilico, sicuro di riprendersi la Casa Bianca.
Il discorso ha assunto toni duri quando Trump ha attaccato la vicepresidente Kamala Harris, accusandola di incompetenza e di essere la causa della rovina del Paese. «Harris è stupida. I nostri nemici ridono di lei, vogliono che vinca», ha affermato, accusandola di aver contribuito a importare criminali dall’estero. «Siamo un Paese occupato», ha dichiarato, promettendo che il giorno delle elezioni rappresenterà una liberazione per tutti gli americani.
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I sostenitori presenti all'evento
Presenti all’evento volti noti come Elon Musk, lo speaker della Camera, Mike Johnson, Robert F. Kennedy Jr. e la leggenda del wrestling Hulk Hogan, accanto ai figli di Trump. Donald Trump Jr, prendendo la parola, ha dichiarato: «Il re di New York è tornato per riprendersi ciò che ha costruito», facendo riferimento alla storia di suo padre come imprenditore oltre che politico e alla sua influenza sullo skyline della città.
Anche Elon Musk ha lanciato un appello, chiedendo un governo più snello e meno dispendioso. «I vostri soldi sono sprecati», ha detto Musk, proponendo un taglio di 2.000 miliardi alla spesa federale. Anche Kennedy Jr ha preso posizione, criticando l’attuale dirigenza del partito democratico e sottolineando come il partito abbia perso l’identità che aveva ai tempi di Martin Luther King e John F. Kennedy. La serata si è chiusa con un appello al voto da parte di Mike Johnson, che ha esortato i presenti a garantirsi una vittoria ampia alle urne per portare Trump alla Casa Bianca e ottenere il controllo del Congresso. «Non possiamo permetterci altri quattro anni di Kamala Harris», ha concluso.